Quanti pensano che i nostri amici a quattro zampe  siano esentati da stress? Non hanno bisogno di procacciarsi il cibo perchè si trovano sempre la ciotola piena più volte al giorno, non hanno pensieri che li attanagliano e problemi quotidiani da risolvere, ma piuttosto  pupazzetti e palline con cui giocare ed una cuccia dove dormire (e magari anche il letto o il divano)… Insomma, una vita da veri principi.
Ed invece anche i nostri pelosi non sono immuni allo stress, che può essere causa anche veri e propri disturbi comportamentali.

Stress negli animali: le cause

Tanti possono essere, anche per loro, le fonti di stress, ma spesso noi proprietari non siamo in grado né di visualizzare il problema né di identificarne l’origine, soprattutto per il fatto che ciò che può sembrare a noi normale, ai nostri animali può creare un vero e proprio disagio. Pensiamo ad un trasloco o ad un banale spostamento/rinnovo nell’arredamento di casa, una visita inaspettata o che si protrae per più gironi, l’arrivo di un bebè in famiglia…insomma, tutto ciò che esce dai binari della quotidianità può rappresentare per loro causa di stress.

Lo può diventare tutto ciò che non conoscono, ed è per questo che è fondamentale abituarli fin da cuccioli al maggior numero di quegli stimoli a cui saranno sottoposti molto probabilmente una volta adulti: alcuni studi hanno dimostrato che maggiore è il numero delle situazioni in cui i piccoli si sono dovuti trovare, elevate le tipologie di persone (diverse per sesso/età/corporatura/colore della pelle ecc ecc) con cui hanno dovuto interagire, e minore sarà la probabilità che tutto questo si traduca in fonte di stress nel soggetto adulto. E teniamo in considerazione un altro aspetto molto importante: stress e paura viaggiano parallelamente, ed entrambi possono essere alla base dei diversi disturbi comportamentali che affliggono cani e gatti.

Senza saperlo, molto spesso siamo noi proprietari, con il nostro modo di agire, la causa di questo disagio psichico dei nostri amati animali. Pensiamo all’esempio più banale, ma forse più frequente nelle nostre case, il binomio cane-divano: in una famiglia composta da più soggetti, molto frequentemente non tutti rispettano le stesse regole, anche per quanto riguarda “l’educazione” dell’amico a quattro zampe; immaginiamo quindi che uno di questi componenti permette al cane di salire sul divano, lo accarezza, lo coccola, come per ricompensarlo per la sua presenza; il giorno seguente invece, su quello stesso divano, si siede un altro membro della famiglia che, appena il cane fa anche solo il cenno di sdraiarsi lì al suo fianco, lo sgrida e lo caccia via. Situazione analoga quando, all’interno della stessa famiglia, il soggetto A allunga il boccone al cane durante la cena, mentre il soggetto B lo sgrida appena si avvicina al tavolo per elemosinare ciò che pensava essergli dovuto. Bene, tutte queste incongruenze nelle regole di casa possono sicuramente causare stress ai nostri amici pelosi.

Altre manifestazioni di disagio psicologico sono l’ansia da separazione del cane (problema piuttosto debilitante, sia per la salute stessa dell’animale che per il rapporto animale-padrone), la minzione nei diversi angoli di casa del gatto . e molti altri comportamenti che molto spesso vengono esacerbati (peggiorando quindi la situazione) dal nostro stesso modo di agire, conseguente a tali manifestazioni.

L’importanza di conoscere il linguaggio dei nostri animali

Proprio per questo motivo è fondamentale, nel momento stesso in cui si decide di adottare un cane o gatto, informarsi su quali siano le sue vere esigenze, quale è il suo linguaggio, quel corollario comportamentale tipico della specie che troppo spesso noi proprietari snobbiamo; tendiamo invece quasi ad umanizzare i nostri animali, ci aspettiamo da loro risposte sempre coerenti alle nostre richieste, seppur non facciano parte della loro vera natura. Bisogna prima di tutto entrare nell’ottica che gli animali hanno un loro modo di pensare, di agire, di comportarsi, tipico della specie, e siamo noi proprietari ad avere l’obbligo di conoscerli e di rispettarli per quello che sono; non possiamo avere la pretesa che ragionino come noi esseri umani e si comportino secondo i nostri canoni di giusto o sbagliato. Possono essere sì educati, ma sempre con rispetto; e a tal fine possiamo scegliere di chiedere sostegno ad un educatore cinofilo (nel caso avessimo un cane), sicuramente pronto per darci buoni consigli.

Stress negli animali: rimedi naturali

Nel caso in cui dovessimo accorgerci di alcune alterazioni nel comportamento dei nostri amici pelosi (anche con atteggiamenti all’apparenza banali, come il leccarsi o mordicchiarsi freneticamente alcune parti del corpo, soprattutto le zampe), se dovessero sembrarci particolarmente stressati, a volte anche impauriti , possiamo aiutarli con alcuni rimedi naturali, primi tra questi i Fiori di Bach, diversi a seconda della situazione; ma possiamo ricorrere anche ai feromoni, quelle sostanze di origine materna che hanno proprio la funzione di tranquillizzare i cuccioli (ma che possono essere utilizzati anche nell’adulto; in commercio si trovano il DAP per i cani e il Feliway per i gatti); anche l’agopuntura potrebbe essere di aiuto.

Alla base di tutto però, ribadisco, c’è la voglia di capire e di farsi capire dal nostro animale. E nel caso ci sia previsto un qualsiasi cambiamento nella routine quotidiana, nell’assetto familiare, nell’ambiente in cui l’animale vive, bisogna cercare di abituarlo gradualmente: questo gli permetterà di adattarsi alla nuova situazione più facilmente e con maggiore serenità.

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