I dolori articolari sono dovuti a processi infiammatori o degenerativi che possono colpire sia soggetti giovani che anziani (in questi ultimi solitamente legati all’età).
Non è così raro quindi vedere il nostro amico a quattro zampe che manifesta zoppia, difficoltà ad alzarsi o abbassarsi; soprattutto in determinati periodi dell’anno come in autunno e inverno, quando le temperature si abbassano e l’umidità aumenta, la sintomatologia diventa ancora più evidente.

Come possiamo aiutare i nostri amici a quattro zampe per alleviare il loro malessere fisico?

Dolori articolari e sintomi

La manifestazione più evidente di una sofferenza articolare è la zoppia: l’animale comincia a deambulare con difficoltà, a far fatica a salire o scendere le scale, tende alla sedentarietà; in contemporanea potrebbe anche guaire/miagolare e potrebbe essere restio al contatto fisico (per paura di essere toccati e sentire dolore, i nostri amici potrebbero reagire negativamente, quindi è consigliabile avvicinarsi sempre con calma, senza tastate con forza la parte del corpo che potrebbe essere dolente (neanche per verificare che sia quella la interessata).
Naturalmente i sintomi saranno più o meno evidenti in base all’intensità del dolore.

Visita dal veterinario e terapia

Ovviamente solo un medico veterinario può fare una precisa diagnosi: oltre a raccogliere l’anamnesi ed effettuare un’accurata visita, potrebbe suggerire il parere di un collega specialista ortopedico.
Solitamente si ricorre sempre prima ad un primo intervento terapeutico a base di antiinfiammatori non steroidei (FANS) per cercare di far regredire la sintomatologia; possono essere associati anche degli integratori o alimenti medicamentosi che contengono ingredienti benefici a livello delle strutture ossee/tendinee/legamentose, soprattutto nelle forme croniche o nei soggetti anziani.

Dolori articolari e terapia naturale

Purtroppo la somministrazione di antinfiammatori, soprattutto se prolungata, può comportare degli effetti collaterali, in primis a carico dell’apparato digerente (infatti insieme ai FANS vengono sempre prescritti dei gastroprotettori).

Ed ecco che anche la natura può essere d’aiuto: tra i diversi rimedi troviamo infatti l’artiglio del diavolo, la boswellia e l’arnica, tutti con un’azione antinfiammatoria e antidolorifica; l’equiseto svolge invece un’azione rimineralizzante, rallentando quindi i processi degenerativi a livello osseo/articolare.

Un’integrazione con vitamina B e minerali può essere molto utile, aiuterebbe infatti a conservare sani i tessuti ossei

Dall’omotossicologia abbiamo lo Zeel T o altri rimedi specifici, da somministrare sotto forma di compresse oppure inoculati direttamente a livello dell’articolazione interessata.

Molto efficaci sono anche la fisioterapia o i massaggi (lo shiatzu aiuta ad esempio il soggetto a rilassarsi, ma al tempo stesso svolge un’azione benefica a livello dell’apparato osteo-articolare/muscolare ed anche circolatorio). Non è da escludere l’agopuntura (benefica anche sugli animali), abbinata ad esempio alla moxicombustione, molto utile soprattutto nella stagione fredda e umida; a livello degli agopunti possono essere inoculati gli stessi prodotti omotossicologici sopra citati.

Accortezze

Anche se i nostri amici pelosi potrebbero essere riluttanti a riguardo, è importante garantire un minimo di movimento, ovviamente sempre in base alle capacità dell’animale: non bisogna quindi abolire le passeggiate, ma eventualmente ridurne la durata. Sono da evitare invece le corse.

Se il problema è a livello cervicale, i nostri pelosi potrebbero trovare giovamento sollevando da terra la ciotola della pappa in modo da non doversi chinare.

É importante anche controllare il peso, infatti l’obesità può solamente peggiorare la situazione (discorso che vale anche come prevenzione).

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