Chi convive con un animale sicuramente si sarà accorto che in certi periodi dell’anno (principalmente in autunno e in primavera) il loro amico a quattro zampe perde una maggiore quantità di pelo; questo fenomeno fisiologico viene definito “muta”.
Le condizioni climatiche infatti si riflettono sul metabolismo di tutti gli esseri viventi, si ripercuotono sia sul corpo che sulla mente, nostra e degli animali; molto più evidente nelle piante che perdono le loro foglie preparandosi al gelo dell’inverno o. Cambiano le necessità fisiologiche dell’organismo, che cercherà di adattarsi alla nuova situazione.

Essendo questo un argomento che interessa frequentemente i nostri amici pelosi, lo affronteremo in questo articolo.

Come è costituito il mantello

Il manto dei nostri amici a quattro zampe è costituito da due tipi di pelo: i principali, più duri e lunghi, che presentano la funzione di proteggere la cute da fattori aggressivi esterni, e il sottopelo che crea invece una sorta di cuscinetto d’aria il quale isola il corpo dall’aria esterna, più fredda. È proprio per questo che quest’ultimo risulta più folto negli animali che vivono in habitat molto freddi o che comunque si infoltisce in autunno-inverno anche in quelli che vivono in zone del pianeta a clima più temperato. La muta infatti serve proprio a questo, in primavera per liberarsi di questo sottopelo, in autunno per acquistarlo.

La muta in cani e gatti: altri fattori che la determinano

Anche la fisiologia dei nostri animali è però molto cambiata rispetto ai loro avi: cani e gatti tendono a vivere quasi esclusivamente con noi nei ostri appartamenti, quindi sono sottoposti poco o nulla agli sbalzi di temperatura: in estate gli ambienti sono quasi sempre refrigerati da ventilatori o aria condizionata, in inverno riscaldati da stufe e caloriferi; anche le condizioni di illuminazione (il fattore principale che innesca la muta) non svolgono più un ruolo così determinante in quanto se fuori dalle nostre case c’è buio vengono accese le luci, e questo si ripercuote sui processi fisiologici anche dei nostri animali. Si può dire quindi che i nostri animali perdono il pelo più o meno durante tutto l’anno, in modo un pochino più accentuato in primavera ed autunno…”Non esistono più le mute di una volta…” :).

La muta di cani e gatti: l’importanza di spazzolarli

Durante il periodo di muta è importante spazzolare più spesso i nostri animali:
– per liberarlo dal pelo staccato dal follicolo e dalle cellule morte. Le bestiole potrebbero sentire prurito a causa di questo fenomeno, quindi il nostro potrebbe essere anche un aiuto per evitare l’insorgenza di dermatiti a causa dell’autograttamento (ma non solo): per alleviare questo possibile fastidio si può passare sulla cute uno straccio bagnato con acqua e malva o camomilla (ne parleremo più accuratamente quando affronteremo più nello specifico il problema “dermatiti”);
– per evitare che si formino nodi (soprattutto negli animali a pelo lungo);
– per eliminare cellule morte.
Inoltre potrebbe essere salutare, soprattutto nel periodo di muta, somministrare dell’olio di semi ricco di acidi grassi polinsaturi (da mischiare con la pappa).

Qui sotto vi indico due esempi di spazzola che possono andar bene per pettinare i vostri amici animali, soprattutto nel periodo di muta.

Il primo è un tipo di spazzola molto comoda e facile da utilizzare; è dotata anche di un pettine che facilita la pulizia della spazzola stessa. La setole in metallo, oltre a districare il pelo, massaggiano anche la cute.

Il secondo è invece un modello più professionale, e per questo di maggiore efficacia: la spazzola infatti presenta due lati, una con 12 e l’altra con 23 denti per separare meglio i peli lunghi e medi ed eliminare parte del sottopelo. Il massaggio sulla cute aumenta la circolazione del sangue sottostante. L’impugnatura antiscivolo permette una maggiore presa. Il set comprende 2 pezzi.

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