Cosa pensereste se, ricoverati in ospedale,  vi dicessero che il vostro amico a quattro zampe ha la possibilità di venire a farvi visita? Immagino che – come prima reazione – pensereste “Impossibile”, ma capendo poi che non si tratta di uno scherzo, i vostri occhi si illuminerebbero, la vostra bocca si allargherebbero in un grande sorriso e la vostra espressione diventerebbe “Fantastico!”

La degenza in ospedale non è facile per nessuno, sia che si tratti di giorni che di mesi: l’allontanamento dalla propria casa, dalle proprie abitudini, dai propri cari, trovarsi chiusi in una camera soli o con compagnie non sempre facili e gradite, cercando di occupare un tempo che sembra non passare mai; ma la cosa che grava di più è sicuramente lo stato d’animo di una persona costretta ad un letto di ospedale, perchè dietro ad un ricovero c’è sempre una malattia (reparto maternità a parte), e non sempre è facile affrontarla. Soprattutto dal punto di vista emotivo.

Ma come tantissimi studi hanno dimostrato, lo stato d’animo gioca un importante ruolo sul nostro sistema immunitario, ma non solo: più  un malato affronta la sua condizione con serenità, più l’evoluzione della sua patologia sarà positiva, la terapia darà i suoi effetti e maggiore sarà la capacità di recupero del paziente..

Effetti positivi degli animali sul nostro benessere

Molti studi hanno già dimostrato che la pet-teraphy svolge un ruolo molto importante, e proprio per questo è già prevista in alcune strutture sanitarie, proprio per l’aspetto positivo che svolge la presenza di un animale sulla psiche dell’uomo. Ma dal 19 novembre si è fatto un grande passo in avanti in tale direzione, per adesso in Lombardia, con la speranza che faccia da buon esempio a tutte le regioni d’Italia: porte aperte agli animali negli ospedali, per far visita al proprio amico bipede ricoverato. Non ha nulla a che fare con la pet-teraphy (di cui parleremo sicuramente in modo più dettagliato in uno dei prossimi post), ma la possibilità di poter vedere il proprio peloso durante una degenza aiuta sicuramente a sentirsi ancora di più a casa, è un momento in più di svago, un “non pensare” almeno momentaneo, che solo i nostri animali ci sanno regalare.

Il 19 novembre 2017 l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera ha dato l’ok all’applicazione della legge nazionale che regola l’accesso alle strutture ospedaliere da parte degli animali; e la notizia è stata diffusa da uno spot alla cui regia c’era l’inviato di “Striscia la notizia” Edoardo Stoppa (che si batte per i diritti degli animali), come attori il comico Gabriele Cirilli, la giovane paziente Lavinia e Luna, la cagnetta di Mauro Cerri, presidente dell’associazione “Amo gli Animali”. Lo scopo non è solo quello di darne notizia ai cittadini Lombardi che possono cominciare a godere di tale diritto, ma di essere spunto per tutte le altre regioni d’Italia.

Animali in ospedale: alcune regole da seguire

Naturalmente ci sono requisiti fondamentali che devono essere osservati al fine di garantire la sicurezza di tutti i pazienti, soprattutto dal punto di vista igienico:

  • gli animali devono essere puliti e spazzolati prima di accedere in ospedale;
  • i cani devono essere iscritti in anagrafe canina e tutti i pets essere provvisti di libretto sanitario;
  • i cani possono raggiungere il proprio caro al guinzaglio non più lungo di m 1,5 e con museruola al seguito, mentre gatti e conigli all’interno del trasportino fino al momento della visita;
  • bisogna premunirsi di portare tutto il materiale necessario per pulire da eventuali deiezioni e pelo;

Inoltre l’accompagnatore deve essere maggiorenne. Deve essere compilata una richiesta e chiedere il consenso anche agli altri degenti se l’ambiente è condiviso con altre persone. Naturalmente tutti gli spazi nei quali gli animali hanno soggiornato devono essere poi adeguatamente puliti (si è pur sempre in un ospedale).

Ci sono comunque delle zone off limits, come i reparti di chirurgia, di terapia intensiva ed emergenza.

Per ora sono solo 16 in Lombardia le aziende ospedaliere che hanno aderito al regolamento previsto dalla legge del 13 aprile 2017 (tra cui il Niguarda, dove è stato girato lo spot), ma a breve sarà attivo anche in tutte le altre. Anche l’Emilia Romagna e la Toscana si stanno muovendo in tale direzione.

La vicinanza del proprio amico a quattro zampe potrebbe risultare quindi molto importante e salutare per un paziente, soprattutto se davanti a lui si prospetta una lunga degenza; pensiamo poi ai bambini che più di tutti risentono dell’allontanamento dalle proprie sicurezze (che si concretizzano con la propria casa, i propri giocattoli, e perchè no anche con il proprio amico peloso con cui fino a quel momento ha condiviso la propria quotidianità e la propria crescita).

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