Gli Alert dog sono un esempio di come Il cane può non essere “solo” un grande compagno di vita, ma venire anche impiegato in diverse attività come aiuto all’uomo, grazie alle sue innumerevoli doti.
In questo articolo vedremo come possono giocare un ruolo molto importante anche in campo medico-scientifico.
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Gli “Alert dog”, in aiuto a chi soffre di diabete
Il 14 novembre è la giornata mondiale del diabete, istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, e a cui partecipano anche medici veterinari in quanto anche gli animali possono essere colpiti da questa malattia. Ma i cani possono essere anche protagonisti indiretti nel confronti di questa patologia: sono i cosiddetti “alert dog”, cani addestrati a riconoscere le crisi ipoglicemiche e iperglicemiche in persone affette da diabete di tipo 1, e stanno arrivando anche in Italia.
Grazie al loro potente olfatto, i cani vengono impiegati per scovare armi, esplosivi, droga, persone disperse ecc ecc; in campo medico è ormai nota la capacità di questi animali di diagnosticare tumori agli stadi più precoci, cosa che nemmeno le più avanzate tecnologie di oggi sono in grado di fare. Ora si vuole cominciare anche in Italia ad introdurre l’addestramento di cani capaci di avvertire variazioni di glicemia al di sotto o al di sopra di alcuni valori soglia al fine di avvertire e supportare il proprio padrone affetto da diabete. Questo è possibile per il fatto che in certe condizioni di glicemia, saliva e sudore acquistano un particolare odore, a noi umani impercettibile, ma non ai cani.
É fondamentale che tra uomo e animale si instauri un vero e proprio rapporto di fiducia e complicità. Tale compito può essere svolto sia da cani di razza che da meticci, anche se non tutti i soggetti possono essere portati, in quanto non tutti presentano la stessa capacità di apprendimento e lo stesso carattere.
Gli obiettivi dell’addestramento
Quali sono le attività che a fine addestramento il cane sarà in grado di compiere?
– Rilevare appunto variazioni di glicemia che vanno oltre i valori considerati normali, sia in eccesso che in difetto;
– avvertire il malato, ad esempio se sta dormendo, il quale poi andrà ad effettuare i dovuti esami di autocontrollo con gli strumenti a sua disposizione;
– allertare i familiari, e questo è importante soprattutto nei caso il soggetto malato sia un bambino;
– portare al diabetico il kit di emergenza o una bevanda zuccherata.
Naturalmente non tutti i soggetti avranno le stesse necessità e quindi lo stesso tipo di aiuto.
Bisogna comunque sottolineare che si tratta di un allenamento a step, dove il cane viene rispettato e non sottoposto a stress (anche perchè, altrimenti, il lavoro svolto sarebbe solo controproducente), dove viene utilizzato il rinforzo positivo. Ma per la persona diabetica invece un animale con tali attitudini può rappresentare un supporto, in grado di influire positivamente sulla qualità della propria vita. Può essere visto come quell’amico che sà starti vicino ed esserti d’aiuto nel momento del vero bisogno.
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