Ormai non ci sono più dubbi a riguardo: lo dimostrano decine e decine di studi in campo etologico e lo possiamo pienamente confermare anche noi proprietari che viviamo a strettissimo contatto con i nostri amici a quattro zampe: gli animali non sono guidati esclusivamente dal proprio istinto, ma – proprio come noi esseri umani – il loro comportamento è influenzato anche dalle emozioni… eh sì! Gli animali sono in grado di provare emozioni, sono esseri senzienti, coscienti di sé stessi come individui, ma anche dell’ambiente in cui vivono.
Dichiarazione di Cambridge sulla coscienza
Nel luglio del 2012 alcuni scienziati hanno sottoscritto quella che è stata definita la “Dichiarazione di Cambridge sulla coscienza” per la quale la maggior parte degli animali è cosciente e consapevole allo stesso livello dell’uomo. Tale Dichiarazione afferma che “gli esseri umani non sono gli unici a possedere i substrati neurologici che generano la coscienza”, li hanno anche altri mammiferi, gli uccelli ed altre creature, tra cui i polpi. Gli animali, avendo lo stesso cervello seppur meno complesso, sono coscienti come noi esseri umani; già Charles Darwin definiva questa teoria “continuità evolutiva”: tra animali e umani la differenza è la quantità, non la qualità.
Charles Darwin è stato il primo scienziato a individuare emozioni come rabbia, tristezza, paura, felicità, persino gelosia ed imbarazzo, anche negli animali. Questo ambito della scienza nel quale si cerca di capire se l’emotività degli animali sia uguale alla nostra, se provano con la nostra stessa intensità, è piuttosto dibattuto.
Ci si è domandati persino perchè gli animali abbiano evoluto la propria coscienza e si è riusciti a dimostrare che quelli che hanno una maggiore coscienza di sé appartengono a specie dalla vita sociale più complessa (che prevede empatia e collaborazione tra i membri del gruppo).
Animali ed emozioni: alcune riflessioni
Io mi domando: provare emozioni in maniera diversa significa non provarle? In fondo anche noi esseri umani non reagiamo nello stesso modo ai diversi stimoli esterni, davanti ad una stessa situazione possiamo provare emozioni diverse, a volte diametralmente opposte. Perchè questo risulta poco accettabile quando si parla di animali?
Quello che gli scienziati hanno dimostrato è che anche gli animali hanno capacità intellettive, emozionali e morali. Ma credo che chiunque conviva con un animale non possa avere dubbi a riguardo. Forse chi afferma il contrario è semplicemente spinto da situazioni di comodo, di convenienza, qualsiasi sia la natura: causando sofferenza ad un essere ritenuto inferiore ci si risparmia di sensi di colpa, e ritenendo inoltre che tale sofferenza non venga nemmeno percepita da chi la subisce sembra possa dare l’autorizzazione nell’infliggerla.
Vorrei concludere così, lasciando ad ognuno di voi un punto di riflessione: questo blog non vuole avere lo scopo di affrontare tematiche di natura etica, pur ritenendole di notevole importanza; lo scopo di questo blog è invece quello di avvicinarvi al mondo animale, sia con argomenti che possono coinvolgere i vostri amici a quattro zampe, quelli che quotidianamente vivono con voi, sia presentandovi curiosità che arrivano dal mondo degli animali selvatici. Spero ne rimaniate affascinati come ne rimango affascinata io ogni volta che guardo un documentario o leggo un articolo naturalistico. Perchè penso che solo quando le “cose” (in senso generale) non si conoscono si rimane indifferenti ad esse.
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