Con l’avvicinarsi dell’estate la voglia di trascorrere le proprie ore libere all’aperto, sia in città ma anche organizzando gite fuori porta, aumenta; la natura inoltre, in questo periodo dell’anno è più viva e rigogliosa. Vivere questi momenti in compagnia del proprio cane, correre e giocare nei prati, o fare semplicemente lunghe passeggiate, appaga.

La bella stagione però nasconde anche diverse insidie che possono rappresentare un pericolo per i nostri amici a quattro zampe: pulci, zecche, ma ne esiste un’altra ancora più subdola perchè molto spesso i proprietari non ne conoscono la pericolosità. Stiamo parlando dei così detti “forasacchi”, cioè le spighette di graminacee che è facile vedere non solo nei campi e nei prati, ma anche sui marciapiedi delle nostre città.

Li conosceremo meglio in questo articolo.

Forasacchi: che cosa sono e perchè sono pericolosi

Come abbiamo accennato prima, sono le spighette delle graminacee, lunghe 1-3 centimetri e che inizialmente sono verdi e abbastanza morbide, ma che in estate, seccandosi, diventano dure ed acuminate; inoltre sono dotate di piccoli dentelli che permettono loro di avanzare in un’unica direzione. Non è difficile che si attacchino al pelo dei nostri cani, soprattutto a quelli a pelo lungo, raggiungano la cute e scavino dei tragitti fistolosi; ma possono entrare anche attraverso i diversi orifizi del corpo dell’animale, comportando conseguenze e quindi sintomi diversi a secondo della strada intrapresa. Vediamo i diversi casi.

Vie di ingresso e sintomi

CUTE

Qui il forasacco è in grado di creare un tragitto fistoloso grazie alla sua stessa struttura, che gli permette di avanzare e spingersi sempre più in profondità senza retrocedere. Inizialmente nel punto di ingresso la cute si presenta arrossata, infiammata, gonfia, ma col passare del tempo, a causa dell’insorgere di un’infezione, si potrebbe avere fuoriuscita di materiale purulento. Il cane potrebbe iniziare a leccare la zona interessata, mordicchiarsi, con il rischio di aumentare l’infiammazione/infezione; se la spighetta si insinua nella cute delle zampe o più frequentemente gli spazi interdigitali, l’animale solitamente manifesta zoppia a causa del dolore.

ORECCHIE

É una delle vie maggiormente intraprese dai forasacchi, i quali penetrano attraverso il condotto uditivo esterno. Il cane comincerà a grattarsi l’orecchio interessato, a scuotere la testa e inclinarla verso il lato interessato, e tutto questo favorisce la progressione del corpo estraneo che può persino arrivare a perforare il timpano.

NASO

Non è difficile che il forasacco venga inspirato dal cane che fiuta il terreno; l’animale comincerà a starnutire ripetutamente (nell’espettorato ci potrebbero essere anche tracce di sangue), e questo potrebbe determinarne l’espulsione; ma molto spesso si spinge invece sempre più in profondità, con la possibilità di seguire due strade diverse: continuare a migrare lungo le vie respiratorie raggiungendo i polmoni (causando una broncopolmonite) o, arrivando nell’orofaringe, venire deglutito (determinando tosse intensa con fuoriuscita anche di sangue) e raggiungere lo stomaco.

OCCHI

I forasacchi potrebbe insinuarsi anche dietro la terza palpebra, causando fastidio e dolore per l’irritazione/infiammazione locale; il possibile sfregamento o grattamento da parte dell’animale peggiorerebbe solo la situazione. Nei casi più gravi si potrebbe avere perforazione della cornea, fino alla cecità del soggetto.

Come prevenire e come intervenire in caso di sintomi manifesti

É inutile quindi sottolineare l’importanza di porre particolarmente attenzione alle zone in cui si porta il cane a fare la propria passeggiata, ma siccome abbiamo molte volte ribadito quanto sia anche importante stare all’aria aperta, a contatto con la natura ed in mezzo al verde, il mio parere è quello di non privarsi di tali momenti di piacere e di benessere psico-fisico, sia per sé che per il proprio amico a quattro zampe. C’è chi persino consiglia di tenere la museruola ai propri cani o fasciare loro le orecchie, ma quanti dei vostri animali accetterebbero con tanta disinvoltura tali costrizioni?

Qual è allora il mio consiglio? Di godervi le vostre uscite e gite fuori porta, tenendo però in considerazione il possibile pericolo, e di prestare particolare attenzione ai possibili campanelli d’allarme che abbiamo appena finito di elencare: nel caso in cui il vostro animale cominciasse a manifestare uno dei sintomi sopra citati o un cambiamento di atteggiamento, non esitate a portarlo dal veterinario (tenete in considerazione che il fattore tempo gioca un ruolo molto importante: man mano che la spighetta si spinge in profondità, anche l’intervento veterinario potrebbe risultare più difficile); lo stesso anche quando la sintomatologia sembra essere scomparsa o meno manifesta, in quanto spesso non significa che la spighetta sia stata eliminata, ma semplicemente che si è posizionata lì dove crea meno fastidio e dolore.

Il veterinario, basandosi sull’anamnesi, effettuerà un’attenta visita clinica; per l’estrazione del forasacco potrebbe essere necessario sedare o mettere in anestesia l’animale, e questo dipende da punto di ingresso del corpo estraneo, da quanto si è spinto in profondità e dalla collaborazione del soggetto. L’intervento tempestivo è molto importante in quanto i forasacchi possono essere causa di infezioni più o meno gravi, soprattutto se stazionano nell’organismo per diverso tempo.

Per concludere, e per riprendere quanto detto prima, non bisogna assolutamente rinunciare alle passeggiate, fondamentali per il benessere psico-fisico di un cane, ma una volta rincasati è importante ispezionale cute e pelo del proprio animale, soprattutto se folto e lungo, e le zone più nascoste; la spazzolatura potrebbe essere sicuramente di aiuto per allontanare eventuali corpi estranei superficiali (a tale riguardo invito a leggere Toelettatura del cane: importante per la sua salute).

LEGGI ANCHE:

Passeggiate di primavera con il proprio cane