L’istinto predatorio interessa anche i nostri gatti di casa?

A differenza dei loro cugini randagi, i nostri mici non hanno più bisogno di andare a caccia per procacciarsi il cibo, tutti i giorni trovano le loro ciotole piene; ma nonostante l’evoluzione naturale ed il cambio di abitudini, nonostante la forte selezione di centinaia di razze feline portata avanti dall’uomo, l’istinto predatorio di questo animale è rimasto vivo, insito nel suo DNA, e diversi sono gli atteggiamenti che lo dimostrano: avrete sicuramente visto anche voi il vostro gatto  inseguire le farfalle che svolazzano da un fiore all’altro del balcone, o impazzire dietro una mosca, oppure tornare a casa dopo un’escursione nel giardino di casa non in bocca una lucertola tramortita che abbandona poi lì sul tappeto in segno di trofeo di caccia…

In questo articolo vedremo come i nostri mici di casa esprimono in continuazione il loro innato istinto predatorio, con comportamenti che spesso fanno sorridere, o che non vengono addirittura capiti e addirittura  mal interpretati; è importante per conoscere più a fondo la loro natura.

L’istinto predatorio nel gatto domestico: agguati

Non raramente veniamo “attaccati” alle caviglie, alle gambe, alle mani e braccia, soprattutto se in movimento. Se il soggetto ha ricevuto un adeguato imprinting dalla madre nei primi 3 mesi di vita (in futuro affronteremo questo argomento), l’utilizzo di denti e unghie è controllato, non ha il fine di arrecare danno; in caso contrario invece tale atteggiamento può essere segno di aggressività.

L’istinto predatorio nel gatto domestico: posizionamento sui ripiani

Solitamente i gatti, liberi in natura, si posizionano in alto, scegliendo alberi e tetti da dove perlustrare il territorio circostante e così individuare eventuali prede e predatori; è una tattica sia di attacco che di difesa. E lo stesso avviene in casa: quante volte vi sarà capitato di vedere i vostri amici felini su mensole, mobili, frigoriferi di casa? É il loro modo per tenere sotto controllo la situazione.

L’istinto predatorio nel gatto domestico: intrufolarsi in luoghi nascosti

Questo atteggiamento, frequente nei gatti, ha come fine sia quello di nascondersi che di stanare una possibile preda (e direte voi: ma in casa quali pericoli o prede potrebbero esserci?). Va detto però anche che il gatto è un animale che preferisce starsene in luoghi tranquilli, difficilmente visibili o raggiungibili da altri; un atteggiamento particolarmente curioso ma frequente è infatti quello di rintanarsi nelle scatole, alla ricerca della propria intimità.

L’istinto predatorio nel gatto domestico: leccamento

Perchè i gatti trascorrono gran parte della loro giornata a leccarsi? Principalmente perchè sono animali molto puliti, ma anche perchè quest’operazione aiuta ad allontanare possibili odori che potrebbero essere avvertiti da eventuali predatori e prede.

Possiamo quindi concludere dicendo che entrambi, gatti selvatici e domestici, presentano un istinto predatorio, ma con fini differenti: nel primo caso il soggetto utilizza la caccia come mezzo per procacciarsi il cibo, e quindi di sostentamento; per il micio di casa invece rappresenta principalmente un’attività ludica: molto raramente mangia le proprie prede, solitamente si limita a giocarci fino a portarle allo sfinimento, ma senza ferirle.

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