L’arrivo di un bebè in famiglia è un lieto evento, ma capace di stravolgere la vita a tutti: cambiano le abitudini, gli spazi devono essere riorganizzati, i tempi riprogrammati… e gli inquilini a quattro zampe non vengono sicuramente risparmiati.

Questo articolo ha lo scopo di fornire qualche linea guida affinchè la convivenza tra il neonato in arrivo  ed il nostro amico peloso sia una delle esperienze più straordinarie che entrambi potrebbero vivere.

Paure da sfatare

Spesso si ha la convinzione che la nascita di un bambino debba necessariamente voler dire allontanare i propri animali da casa, soprattutto durante i primi mesi: esiste la paura di una possibile reazione negativa da parte di questi ultimi, magari gelosi del nuovo arrivato, timore che i loro peli in giro per casa creino un ambiente poco salutare, oppure quello di avere troppo poco tempo a disposizione da dedicare anche al proprio amico peloso…
Tutto questo non è invece necessario, basta solo imparare ad organizzare la propria giornata e tener presenti alcune accortezze che la convivenza tra neonati e animali può diventare non solo possibile, ma anche importante (a riguardo puoi leggere anche L’importanza di far crescere un bambino a contatto con gli animali)

Animali e bebè: consigli utili

Innanzi tutto non bisogna escludere i propri amici pelosi dalla routine quotidiana, ancor prima che nasca il bebè; ed anche dopo non bisognerà tenerli fuori da quegli ambienti domestici a cui hanno sempre avuto libero accesso.

É inoltre importante non impedire al cane/gatto di avvicinarsi al bimbo: è fondamentale che avvenga la loro conoscenza, in modo graduale e tranquillo, sempre con la supervisione di un adulto (non bisogna mai lasciare incustoditi bambini e animali, anche quando questi ultimi presentano un temperamento docile, equilibrato e paziente: molti incidenti si verificano non perchè l’animale di casa è cattivo, ma perchè la fisionomia e le movenze di un bambino possono ricordare quelle di una preda).
Questa prima conoscenza potrebbe già cominciare ancora prima che il nuovo nascituro arrivi a casa dall’ospedale, magari anticipando la sua presenza attraverso un vestitino già indossato e quindi intriso del suo odore.

L’arrivo di un bebè non deve inoltre sottrarre tempo ai pelosi di casa: è importante garantire loro quelle attenzioni a cui erano abituati, come coccole, passeggiate, momenti di gioco: ovviamente i tempi a loro dedicati risulteranno ridimensionati, ma non dovranno avere la sensazione di essere stati soppiantati da quella nuova presenza.

Tutte queste attenzioni sono fondamentali in quanto un cambiamento nelle abitudini potrebbe comportare stress nei nostri animali e quindi sfociare in disturbi comportamentali.

Attenzione alla pulizia

Come abbiamo anticipato, un ambiente in cui vivono degli animali non necessariamente deve essere meno salubre; la normale pulizia e igiene della casa sono più che sufficienti per permettere una convivenza. I peli quindi non devono rappresentare un deterrente, l’importante è spazzolare spesso i nostri amici a quattro zampe, passare più spesso l’aspirapolvere e aerare l’ambiente.

Ovviamente bisogna evitare che i bimbi entrino a stretto contatto con le deiezioni, quindi con la lettiera del gatto o la traversina – se presente in qualche angolo della casa – dove il nostro cane ha la possibilità di sporcare; ovviamente questo “problema” si presenta quando il bambino comincia a gattonare, ad ispezionare la casa e portarsi alla bocca tutto quello che trova al proprio passaggio.

Naturalmente il discorso dell’igiene vale per qualsiasi specie animale vive nelle nostre case.

Animali e bebè: abituarli ad un reciproco rispetto

Far crescere un bimbo con un animale è molto importante: molto probabilmente sarà da adulto un soggetto con una certa sensibilità, con un maggior rispetto per le altre creature diverse da sé, sia animali che umani, anche della natura. Ma naturalmente va anche educato a questo, ed il ruolo dei genitori è fondamentale: bisogna insegnargli come giocare con il proprio amico a quattro zampe, a non tirargli coda e orecchie, a non salirgli a cavalcioni, a non stuzzicarlo mentre mangia.

Solitamente il bambino non ha alcuna intenzione di fare del male al proprio amico peloso, però quest’ultimo potrebbe mal interpretare i comportamenti del piccolo, potrebbe sentirsi in pericolo e quindi reagire di conseguenza. É per questo che la supervisione di un adulto non è solo importante, ma fondamentale, anche quando il cane o gatto non è mai sembrato infastidito dalla troppa irruenza del bambino.

Rimedi naturali per aiutare il nostro amico a quattro zampe ad adattarsi alla nuova presenza

Come abbiamo ripetuto in diversi articoli, soprattutto in quelli che pongono l’attenzione sul comportamento dei nostri animali, ci sono alcuni soggetti che potrebbero incontrare delle difficoltà nell’adattarsi a nuove situazioni. Oltre a garantire loro tutto il tempo necessario affinchè questo avvenga, possiamo comunque affidarci ad alcune sostanze naturali: i fiori di Bach rappresentano sempre un valido rimedio, ma anche i feromoni svolgono un’azione benefica nel ridurre lo stress dei nostri animali (DAP per i cani e Feliway per i gatti).

Ovviamente se vedete dei cambiamenti particolari nell’atteggiamento del vostro amico a quattro zampe, non solo nei confronti del bambino, ma nei suoi abituali comportamenti, vi consiglio un consulto veterinario, sicuramente vi verrà data qualche indicazione utile.

Se siete quindi in dolce attesa, vi auguro che la cicogna possa portare con sé tanta felicità e serenità, al bebè che sta per arrivare, a mamma e papà, ma anche al peloso di casa!