Le orecchie dei nostri amici a quattro zampe sono particolarmente sensibili, molto spesso soggette a infiammazioni di varia origine, le otiti.

In questo articolo affronteremo l’argomento nel dettaglio, in modo da conoscere bene quali possono essere le cause e quindi puntare sulla prevenzione, ma anche i sintomi e allora pensare ad una valida cura.

Cos’è l’otite e quali i sintomi

Come abbiamo anticipato, l’otite è un processo infiammatorio del condotto uditivo; nella maggior parte dei casi è esterna, ma in quelli più complicati può interessare l’orecchio medio o interno.

Diversi possono essere gli atteggiamenti che i nostri animali assumono e che fanno sospettare che ci sia un’otite in corso: solitamente scuotono la testa o la tengono addirittura inclinata verso il lato colpito, si grattano l’orecchio interessato, possono guaire/miagolare o sottrarsi al contatto della nostra mano quando cerchiamo di accarezzarli sulla testa.
Inoltre, ad un esame più attento, il condotto uditivo esterno solitamente si presenta arrossato, edematoso e con una quantità più o meno importante di materiale untuoso, scuro e maleodorante.

Otite: le cause

Le otiti nei nostri animali domestici sono così frequenti proprio perché le cause possono essere molto diverse tra loro; prendiamole in esame una ad una:

  • presenza di umidità nel condotto uditivo che crea un microclima ideale per la proliferazione di microrganismi; tale situazione si verifica soprattutto in quei soggetti con le orecchie lunghe e pendule o a seguito di un bagno (solitamente se frequenti, ad esempio in estate al mare o in piscina);
  • eccessiva produzione di cerume: questa sostanza è presente fisiologicamente all’interno del cavo uditivo, svolge infatti un’azione di difesa; se la quantità prodotta è però eccessiva, funge da terreno fertile per i patogeni;
  • dermatiti: quando è presente un processo infiammatorio a carico della cute, le orecchie potrebbero venire a loro volta coinvolte;
  • allergia (solitamente legata ad un intolleranza alimentare);
  • corpi estranei: possono essere veicolo di microrganismi e causa di infiammazioni e infezioni; un esempio non raro che si verifica durante la stagione estiva è l’ingresso di forasacchi, problema che può compromettere in modo anche molto significativo la salute di un cane, ma non conosciuto da molti proprietari o spesso sottovalutato;
  • infezione batterica;
  • parassiti (acari);
  • lieviti, come la malassezia, anche questa normalmente presente nel condotto uditivo, ma che in determinate situazioni, come un’allergia o un deficit del sistema immunitario, può proliferare;

I rimedi

Una volta riscontrati i sintomi, la cosa migliore è portare il nostro amico a quattro zampe dal veterinario perchè, prima di impostare una terapia mirata, è fondamentale determinare la causa dell’otite; il medico si baserà sull’anamnesi, sulla visita che prevede l’utilizzo di un otoscopio ed eventualmente un tampone auricolare per poi effettuare un esame microscopico del materiale prelevato.
Naturalmente in caso di otite media ed interna le indagini dovranno essere più approfondite.

La terapia consiste principalmente nella rimozione della causa, quindi una dieta ipoallergenica nei soggetti con intolleranze alimentari, l’estrazione dall’orecchio della spighetta per evitare che si spinga più in profondità e quindi aggravare il quadro clinico, un antiparassitario o antibiotico locale…anche i rimedi naturali possono essere spesso molto utili.

La prevenzione

Oltre ad evitare e risolvere le problematiche che possono fungere da fattore scatenante dell’otite (già menzionate nelle “cause”), la pulizia delle orecchie è il primo passo verso delle orecchie sane; proprio per la sua importanza, dedicherò a tale argomento un articolo specifico e dettagliato.

La rimozione dei peli all’interno delle orecchie è anche molto importante, soprattutto se sono tanti e quindi costituiscono una sorta di tappo che favorisce un ristagno di umidità nel condotto uditivo.

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Immagine presa da pet4friend.it