Forse non c’è da meravigliarsi: Greta Thunberg, la sedicenne svedese attivista in difesa della Terra contro i cambiamenti climatici, è stata scelta come “Persona dell’anno 2019” dal Time.

Ogni dicembre dal 1927 il magazine americano dedica la propria copertina alla persona che, nel bene e nel male, ha segnato l’anno che si sta per concludere. É la prima volta che tale riconoscimento viene dato ad una personalità così giovane.

Il caporedattore della rivista – Edward Felsenthal – lo ha annunciato in diretta tv durante il programma mattutino del programma Cbs Today Show: “Ha dato voce a un problema globale. Ed è il simbolo di un passaggio generazionale in ambito politico e culturale”. Sulla rivista Greta appare in piedi su uno scoglio battuto dalle onde.

Le proteste di Greta, cominciate in solitaria (insieme solo al suo cartello scritto a mano) davanti al Parlamento di Stoccolma, si sono trasformate in meno di un anno e mezzo in un vero e proprio movimento ad estensione globale; ha dato vita all’ormai noto a tutti “Fridays For Future” che coinvolge non solo giovani, ma anche adulti che si battono per un pianeta migliore per le generazioni future (magari quelle dei loro figli o nipoti).

Come ha reagito Greta alla notizia che la vede protagonista? Condividendo questo riconoscimento con tutti gli attivisti che, in tutto il mondo, la sostengono in questa sua battaglia.

Criticata da molti, a volte derisa, Greta rimane pur sempre un esempio di coraggio e determinazione: nella giovinezza dei suoi 16 anni si è fatta notare, è stata invitata e ascoltata dai più grandi capi di stato, accolta dal Papa, ha preso a cuore una causa che non riguarda solo lei, ma che dovrebbe interessare tutti a livello planetario. Sta portando avanti la sua battaglia in modo pacifico, scontrandosi con chi ha troppi interessi per ammettere ciò che ormai è palese: la Terra sta soffrendo.

L’immagine di copertina è del Time.

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