Anche a Milano non è ancora facile trovare un buon gelato artigianale 100% vegetale, i più famosi brand del settore (senza fare nomi) non offrono sempre l’alternativa che risponde alle esigenze di chi ha scelto un’alimentazione priva di ingredienti di origine animale; spesso si è obbligati ad optare per i gusti alla frutta, ma per chi come me gelato è sinonimo di crema…
La soluzione l’ho trovata in Gelato Libre, gelateria ubicata in via Carducci 12, non lontano dalla stazione di Cadorna e a due passi dal Castello Sforzesco: gelateria più unica che rara.

Gelato Libre, nata dalla mente creativa di Gianluca Franzoni

Il locale, piccolo e accogliente, è stato inaugurato di 23 maggio 2019.
Non ho avuto modo di conoscere di persona Gianluca Franzoni (presidente e fondatore di Domori), ma Katerina e Sonia, due delle ragazze che vi lavorano, sono state molto carine a raccontarmi la storia di questo gelato e della filosofia che sta dietro alla sua creazione.
L’idea era quella di creare un gelato 100% vegetale, dove venisse esaltato il sapore dei singoli ingredienti, principalmente frutta secca e masse di cacao, mediante l’utilizzo di acqua di sorgente. Dalla ricetta sono stati quindi banditi latte e uova, regalando ugualmente al palato una soave cremosità, ma anche corposità e pienezza del gusto.
Ma potete apprendere molto di più del pensiero di Gianluca guardando il seguente video.

“Solo” otto gusti

Non è la classica gelateria dove ci si perde tra mille gusti prima di trovare quello che potrebbe soddisfare la voglia del momento, qui da Gelato Libre le scelte possibili sono solo otto; ma nonostante gli ingredienti di base si ripetano ma in diverse combinazioni, il sapore di ogni gusto è comunque unico. E questo ve lo posso assicurare per aver assaggiato un cucchiaino di ognuno di essi 😋 offerti secondo un ordine ben preciso, partendo da quello più tenue a quello più intenso.

MAKARON: un incontro tra la mandorla selezione “Val di Noto” e una frazione di liquore umeshu prodotto in anfora in Giappone usando il Gojiro ume (un raro tipo di albicocca).

NOCCIOLA: la protagonista è la Nocciola Piemonte IGP tostata bionda, nocciola Romana DOP tostata intensa e vaniglia planifolia e tahiliensis.

PISTACCHIO: alla base c’è un fantastico pistacchio persiano, accuratamente scelto tra i tanti, dal colore smeraldino; viene tostato e impiegato in quantità molto generose. Per aumentarne le note di crema, meringa e frutta secca, la ricetta viene completata con una infinitesima parte di mandorle selezione “Val di Noto” e anacardi.

CARAMELLO SALATO: nasce dalla sinergia classica fra le nocciole Piemonte IGP e la mandorla selezionata “Val di Noto”, unite da un caramello a base di isomaltulosio (zucchero a basso indice glicemico ricavato dalla barbabietola).

CREMA LIBRE: è una reinvenzione del gusto crema, ottenuta dalla lavorazione speciale di tostatura degli anacardi e zafferano che conferisce la sensazione di tuorlo d’uovo e del latte.

TIRAMISÙ: nasce da un’accurata combinazione di frutta secca tostata e caffè iperespresso aggiunto in mantecazione.

CIOCCOLATO CRIOLLO: un tipo di cacao che è stato riscoperto e divulgato da Gianluca fin dall’inizio della sua avventura nel 1993 nel mondo del cioccolato. Proviene da un campo in Venezuela, da una miscela di varietà Porcelana, Chuao e Canoabo.

CIOCCOLATO E WHISKY: un incontro tra l’aroma floreale del cacao Arriba dell’Hacienda Victoria in Ecuador ed il whisky serie Bruichladdich Eslay Carley (che usa varietà locali di orzo da specifiche fattorie in Islay, in Scozia).

I gusti sono otto come otto sono i pozzetti che li contengono, gli unici previsti dallo speciale macchinario utilizzato, che riveste tre funzioni principali: di conservare il gelato, di mantecarlo al momento, di riscaldarlo (quest’ultima operazione permette di rimantecarlo quando diventa troppo denso; è possibile proprio perchè non è presente il latte, e quindi la qualità del gelato rimane intatta).
Le miscele vengono prodotte in Domori e poi inviate nei punti vendita; questo è possibile grazie alla stabilità e quindi non deperibilità del prodotto (proprio perchè privo di latte e uova).

Perchè Gelato Libre

Questa gelateria la consiglio ai milanesi e a chi si trova in gita a Milano. Rappresenta sicuramente un punto di riferimento per i vegani che vogliono concedersi un peccato di gola, per le persone intolleranti al lattosio che non vogliono rinunciare alla cremosità di un gelato, ma anche per tutte le menti aperte che amano sperimentare e andare oltre i tradizionalismi lasciandosi trasportare dalla scia di novità. E per coloro che sono molto attenti anche all’ambiente, ecco un aspetto non di poco conto: coppette e cucchiaini sono completamente biodegradabili!

Ho salutato le mie due guide Katerina e Sonia – che mi hanno accompagnato lungo questo viaggio alla scoperta del gelato libre – con la mia coppetta due gusti, quelli che più degli altri hanno catturato il mio palato: nocciola e crema libre. Ma tornerò sicuramente, perchè per me il gelato oltre “crema” è anche “cono”, e qui anche i coni sono realizzati solamente con ingredienti di origine vegetale.

Quello che assaggerete non è solo gelato, ma anche ricerca, selezione, internazionalità e soprattutto passione. Si può parlare di rivoluzione nel mondo del gelato?

Seppur si tratti di un gelato cruelty free, non credo sia nato come creatura di questa filosofia di vita, infatti non è a questo aspetto del prodotto che si è data maggiore enfasi. Questo però dà un’ulteriore testimonianza al fatto che anche cibi 100% vegetali possono soddisfare anche i palati più esigenti (e se si è riusciti a farlo con il gelato, vera icona in Italia…).

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