Fa riflettere come lo scenario di una città possa cambiare nel giro di pochi decenni. Ero appena adolescente quando, in fondo alla via nella quale vivevo con i miei genitori, cominciarono a prendere forma i primi palazzi di quello che sarebbe diventato, nel giro di pochi anni, un vero e proprio quartiere. Lì dove c’erano boschi, lì dove nelle notti di primavera ed inizio estate ci incamminavamo e venivamo avvolti da quella che secondo me era una delle tante magia della natura: lo spettacolo delle lucciole.

Oggi vorrei presentarvene i protagonisti.

Caratteristiche morfologiche e forte dimorfismo sessuale

Le lucciole sono dei coleotteri appartenenti alla famiglia delle Lampyridae, e maschi e femmine si differenziano molto tra loro:

– maschi: il loro corpo, lungo e sottile, può raggiungere anche il centimetro di lunghezza; le ali, forti e spesse, permettono loro di volare;

– femmine: presentano un corpo più corto e tozzo ed ali piccole e deboli per le quali sono costrette a trascorrere tutta la vita a terra.

La parte prossimale del torace copre quasi totalmente il capo, come una sorta di “cappuccio” che funge da protezione. Nella sua parte posteriore, il corpo delle lucciole presenta una sorta di piede con il quale si ancorano al guscio delle lumache, delle quali sono ghiotte; ventralmente invece, nella parte terminale dell’addome, è dotato dell’organo deputato alla luminescenza: si tratta di un substrato fotogeno costituito da una proteina, la luciferina, che grazie all’ossigeno che arriva dalle diramazioni addominali delle trachee, dà vita a quella luce fredda di cui noi siamo spettatori (questo è reso possibile anche dal fatto che, la cuticola che riveste il corpo, in questa zona è più sottile e lascia filtrare la luce).

Una danza di luci

Eh sì, perchè è a questo spettacolo che possiamo assistere nelle calde notti di tarda primavera-inizio estate.

Quello che viene emesso dalle lucciole è un segnale ottico che permette a maschi e femmine di individuarsi prima dell’accoppiamento; si tratta di una luce ad intermittenza, che le femmine possono emetter anche per un paio d’ore, mentre i maschi solo per brevi istanti.

Molte città, in questo periodo dell’anno, organizza escursioni guidate all’interno dei parchi urbani per vivere la magia delle lucciole, un’esperienza romantica che la natura ci regala. A Milano, come ogni anno, si è inaugurata sabato la Lusiroeula, all’interno del Parco delle Cave (in rete è possibile consultare il calendario con le diverse date ed il luogo esatto di ritrovo).

Chissà però per quanto tempo ancora potremmo vivere tale spettacolo: purtroppo anche le lucciole sono una delle specie a rischio di estinzione nel nostro Paese, a causa della forte cementificazione che distrugge l’habitat naturale di questi animali e l’utilizzo massiccio di pesticidi in agricoltura (il paradosso però consiste nel fatto che proprio le lucciole potrebbero invece essere invece un aiuto naturale per gli agricoltori, grazie alla loro alimentazione a base di larve di lumache, chiocciole e altri insetti dannosi per le colture).

Piccola curiosità per concludere: lo sapevate che quella delle lucciole è la “lampadina” più efficiente che esista? In una lampadina ad incandescenza, quindi a luce calda, solo circa il 10% dell’energia viene convertito in luce, il resto viene disperso sotto forma di calore; nella lucciola tale percentuale raggiunge il 100%.