Con quella sua aria buffa, il suo modo tutto particolare di muoversi e poi andando a scoprire la sua dolcezza nell’accudire la propria prole, il pinguino ha la capacità di sciogliere anche il cuore più freddo, gelido come il paradiso di ghiaccio nel quale vive; non a caso è spesso protagonista di diversi film commedia o di animazione, tanto graditi sia ai bambini che agli adulti.
In questo articolo parleremo di quelle sue caratteristiche che lo rendono particolare, dando principalmente spazio alle cure parentali, affidate per lo più a papà pinguino.

Caratteristiche del pinguino

I pinguini si distribuiscono su tutte le coste dell’Emisfero meridionale, dal Polo Sud all’Equatore.

Dal punto di vista evolutivo discenderebbero dagli uccelli, ma diverse loro caratteristiche li differenziano dai loro progenitori. Prima di tutto non sanno volare, ma in compenso sono degli abilissimi nuotatori: le loro ali infatti non sono cave, pneumatiche come dovrebbe essere per riuscire a librarsi in aria, ma assomigliano (ed hanno la funzione) a vere e proprie pinne; il resto lo compiono il loro corpo idrodinamico e le corte zampette posteriori che fanno da timone.

Sono capaci di immergersi per tempi piuttosto lunghi, raggiungendo anche profondità di 30-40 metri per raggiungere le prede delle quali si cibano, come pesci, calamari e crostacei (che diventano anche 400 metri per le specie più grandi). Sulla terra ferma si spostano con la loro tipica andatura dondolante, ma sui ghiacci compiono anche vere e proprie scivolate sulla pancia per coprire lunghe distese.

Ne esistono diverse specie che si differenziano tra loro soprattutto per le loro dimensioni e quindi peso: si va dal pinguino reale che raggiunge il metro e 20 di altezza (e i 40 kg) al pinguino minore di soli 30 cm di altezza e poco più di un chilo di peso.

Ma differenze tra le diverse specie le troviamo anche in ambito comportamentale, in particolar modo quello riproduttivo: sono diverse le modalità di corteggiamento, le pose caratteristiche ed i richiami, diversa la costruzione dei nidi che in alcune specie sembrano delle vere e proprie opere d’arte, mentre altre (come i pinguini reale ed imperatore) non se ne servono neanche, ma effettuano la cova delle uova tenendole sulle zampe posteriori e coprendole con la cute dell’addome, per ripararle (il cosiddetto “marsupio della covata”); infine è anche diverso il numero di uova deposte (una o due) ed il periodo di incubazione.

Cure parentali

I pinguini sono molto fedeli, omogami anche se limitatamente ad una stagione riproduttiva; ma quello che colpisce ed allo stesso intenerisce è l’attenzione e la cura che entrambi i genitori dedicano prima alle uova e poi, una volta schiuse, ai piccoli. Basta pensare che la maggior parte o tutta la cova viene compiuta dai futuri papà, durante la quale non si cibano per nulla (digiuno parecchio lungo se si pensa essere iniziato durante il corteggiamento e portato avanti anche durante la nidificazione e la deposizione delle uova), fino a quando non si danno il cambio con le mamme pinguino che nel frattempo sono tornate all’oceano per sfamarsi. Ed una volta che i piccoli sono nati, è dolce la cooperazione tra i genitori per procacciare il cibo per la prole. Tutto come in una bella famigliola, dove sia per il papà che la mamma nulla è più importante della nascita prima e della sopravvivenza dopo della propria prole.

Ma l’attenzione nei confronti dei piccoli non si esaurisce qui: in alcune specie, una volta raggiunto lo sviluppo sufficiente per non avere bisogno della continua cura parenterale, i pulcini vengono radunati in una sorte di nursery per ridurre al minimo la dispersione di calore e proteggersi dagli attacchi degli uccelli marini predatori; qui aspettano i genitori andati in cerca di cibo, i quali riescono a riconoscere i propri piccoli tra migliaia grazie ad una sorta di fischi modulati udibili anche a lunga distanza.

I giovani pinguini cominciano a diventare autonomi

I giovani pinguini cominceranno a badare a se stessi tuffandosi nell’oceano quando le acque si saranno avvicinate al punto di riproduzione grazie allo scioglimento dei ghiacci durante l’estate antartica (ricordiamo che nel periodo di nidificazione, intorno a marzo-aprile, questi animali si riuniscono in popolose colonie sulla terraferma anche a diversi chilometri di distanza dall’oceano); a questo punto avranno anche sostituito il loro piumaggio mettendo nuove penne, ma non si tratta ancora di quello definitivo (che acquisiranno invece al loro secondo anno di vita; è grazie a questo rivestimento e allo strato di grasso sottocutaneo che riescono a resistere al vento e alle temperature gelide come quelle polari); inoltre non avranno ancora raggiunto il loro completo sviluppo, tanto che la maturità sessuale sarà acquisita solo a 5 anni di età.
I pinguini sono anche piuttosto longevi, possono vivere anche fino a 20 anni.

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