Cosa significa adottare un cane

Il detto dice “Un amico è per la vita”, e questo vale anche quando si decide di adottare un cane (o almeno così dovrebbe essere, perchè purtroppo gli abbandoni continuano ad essere molti…troppi): perchè ad un cane ci si affeziona, entrando a far parte della nostra quotidianità diventa anche parte integrante della nostra esistenza, ci responsabilizza (ed è per questo che anche per i bambini è molto importante crescere assieme ad un amico peloso, qualsiasi esso sia: L’importanza di far crescere un bambino a contatto con gli animali), “dovrebbe” insegnarci ad accettare e rispettare un essere diverso da noi (ma purtroppo troppo spesso non è così, ed è per questo che sono motivate le virgolette alla parola “dovrebbe”: noi umani tendiamo a personificare i nostri animali, cerchiamo di interpretare i loro bisogni, i loro comportamenti sempre in chiave “umana”, non rendendoci conto che questo si ripercuote solo negativamente su di loro e di conseguenza sul nostro rapporto con loro; i tanti disturbi comportamentali dei nostri animali nascono principalmente da questo nostro errore di base; nei prossimi articoli parleremo più in dettaglio di tutti questi aspetti, per ora vi invito a leggere Cosa vogliono comunicarci i nostri cani e gatti?). Quindi il detto “Un amico per la vita” potrebbe diventare “Un cane è per la vita”.

Ma se si dovesse decidere invece di adottare un cucciolo solo temporaneamente?

Adozione temporanea di un cane guida

No, non va contro a tutto quello che ci siamo detti fino ad ora, non si tratta di abbandono, non si tratta di liberarsi di un cane come se fosse una ciabatta ormai consumata; si tratta invece di una vera e propria iniziativa, una seria iniziativa, portata avanti dalla Lions di Limbiate, la Onlus che dal 1959 alleva ed addestra cani guida per i non vedenti. Ed ora ci sono un paio di dozzine di splendidi cuccioli che cercano una famiglia…ma solo temporaneamente: si tratterebbe di un affido della durata di circa 10 mesi (cioè dallo svezzamento all’anno di vita dei piccoli), dopo di che gli animali dovranno ritornare al centro per cominciare il loro addestramento e diventare un aiuto (oltre che compagno) di uno dei 169 non vedenti in attesa di un cane guida. Vorrebbe dire prendersi cura di uno di quei cuccioli, amarlo, educarlo soprattutto alla socializzazione, fondamentale per il “lavoro” che poi andrà a svolgere. E quanto richiede il progetto “Puppy Walker”). Il centro provvederà a tutte le spese, da quelle necessarie per il mantenimento del cucciolo a quelle veterinarie; inoltre effettuerà saltuariamente delle visite per valutare i progressi del cucciolo.

Per ora queste famiglie volontarie sono 35, ma ne servono almeno altrettante entro dicembre visto che la scuola dovrà provvedere a circa 80 cuccioli da qui a fine 2018.
I cani sono di razza (Labrador, Flat Coated Retriever e Collie), di alta genealogia, e questo non perchè un meticcio non sia abbastanza intelligente o perchè “Fa più figo” avere un cane con pedigree, ma perchè è fondamentale che gli animali abbiano particolari caratteristiche sia fisiche che caratteriali; devono essere anche animali in perfetta salute visto che addestrare un cane guida costa 25 mila euro!

Naturalmente l’affidamento dei cuccioli è preceduta da una precedente e accurata selezione, ma il primo requisito fondamentale che la persona che si vuole proporre come volontario deve avere è quello di avere abbastanza tempo.

Il successivo distacco non deve essere per niente facile, ma se si pensa al raggiungimento di quale obiettivo anche il nostro contributo risulta fondamentale…