Ormai la conferma arriva anche dall’ONU: per salvare il nostro Pianeta è necessario consumare meno carne.

Il 50% dei gas serra prodotti dal settore alimentare deriva dagli allevamenti intensivi.
Quello che l’Intergovermental Panel on Climate Change (IPCC) suggerisce è di dar maggiore spazio ad una alimentazione che si basi su frutta, verdura, cereali, legumi, frutta secca e semi, che è ormai risaputo essere anche la più sana.
Da una ricerca commissionata l’anno scorso, sempre dall’IPCC, è risultato che se non si comincia fin da subito a ridurre le emissioni di gas serra nell’atmosfera, entro il 2050, il surriscaldamento atmosferico potrebbe causare una vera e propria crisi alimentare. Perchè l’impatto degli allevamenti intensivi sull’ambiente è veramente preoccupante: grandi quantità di gas metano liberate nell’atmosfera; incontrollata deforestazione e depauperamento di grandi distese per dar spazio sia a pascoli che a terreni coltivati a soia e mais (alimenti destinati ai soli animali); impatto delle deiezioni delle bestie allevate sulle falde acquifere; abnorme consumo delle riserve idriche.

Se un “sacrificio” sono chiamati a farlo tutti gli abitanti dei paesi ricchi della Terra, i politici a loro volta dovrebbero collaborare tra loro ed applicare quelle misure necessarie per arginare il problema.

Purtroppo non ci si rende ancora conto di quanto grave (e gravosa) sia la situazione, del rischio che stiamo correndo tutti noi oggi e che correranno ancor più le generazioni future: gli effetti dei cambiamenti climatici li tocchiamo quotidianamente con mano ed ovunque: non passa giorno senza che al telegiornale non venga trasmesso almeno un servizio relativo ad alluvioni o trombe d’aria verificatesi anche in luoghi mai interessati prima da tali fenomeni (o in misura più contenuta), o alla siccità e la desertificazione che colpisce distese sempre più ampie. immagini che riprendono lo scioglimento dei ghiacciai e le condizioni degli animali che in questi habitat ci vivono (a riguardo potete leggere Orso polare: simbolo dei cambiamenti climatici), ecc. ecc.
É sufficiente consultare il Footprint Calculator per avere un’idea di quanto impattano sull’ambiente le nostre scelte alimentari.

É fondamentale prendere coscienza del fatto che non si tratta di salvare “solo” il nostro Pianeta, ma di salvaguardare la nostra sopravvivenza.

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