Sono stata a Lusiana, uno dei sette comuni dell’Altopiano di Asiago (anche detto Altopiano dei sette comuni) e oltre a essermi piaciuto tantissimo mi ha convinto a rivedere i miei gusti in fatto di viaggi. In questo periodo della mia vita  (che non so ancora quanto durerà) inizio ad apprezzare particolarmente i posticini nascosti, i sentieri di montagna, la natura che ci circonda poco fuori le nostre metropoli. Sono sempre più attratta dalle piste ciclabili, i borghi minuscoli circondati da mura medioevali, trattorie tipiche.

Oggi voglio raccontarvi la mia esperienza.

Dove dormire a Lusiana

Se anche voi state pensando di visitare Lusiana e con lei l’Altopiano di Asiago, l’indirizzo è solo uno ed è via Campana 30, dove si trova La Scuola Guesthouse, uno dei posti più belli in cui abbia mai dormito.
Ad accogliervi in questo b&b incantato saranno – oltre all’invitante profumo di torte e biscotti che riesce a salire fino agli alloggi – Valeria e Marco che con grandissima cura hanno ristrutturato la vecchia scuola comunale del paese, per dar vita a un sogno.
Le camere sono quelle delle lezioni da seguire, c’è la Geografia, ma anche la Matematica e Storia e Lettere.
Io ho dormito nella camera della Maestra, forse la stanza più romantica di tutte, con tanto di vasca da bagno vicino al letto, soffitto in legno e vista panoramica  sulle montagne.

La colazione è servita tutte le mattine al piano terra dove una grandissima lavagna osserva tutta la scena. I prodotti sono freschissimi e cambiano ogni giorno, includendo marmellate, speck e formaggio, yogurt fresco e brioche.
La posizione della guest-house è ottima per visitare l’intero altopiano ma anche per vedere Marostica, Asiago e Bassano del Grappa.

Vi consiglio di farci un salto -> www.locandalascuola.com.

Dove mangiare a Lusiana (o giù di lì)

Grazie ai consigli di Valeria e Marco della locanda La Scuola ho mangiato in due ristorantini che vi consiglio di provare. Il primo, che guadagna tutto il mio amore, è l’Osteria Sciessere. Una trattoria semplice e piccolina ma tanto pulita e curata. A stupire di questo posto, oltre ai piatti buonissimi, è la gentilezza dei due proprietari: se il primo accompagna gli ospiti al tavolo e tra battute e sorrisi rende speciale la cena, il secondo – lo chef – prende le ordinazioni spiegandoti cosa ha cucinato e perché.
I piatti sono quelli della tradizione locale, fatti di ingredienti buonissimi e freschissimi.

Il secondo ristorante si chiama Alla Rosa e si trova a Velò. Il locale è “vecchio stampo”, lo staff è veloce. In questo caso oltre a cucina tipica locale si può optare anche per una semplice pizza. Io ho provato il galletto alla brace (top!) e lo consiglio vivamente.

Cosa vedere a Lusiana

Intanto un giro nel suo piccolo centro è d’obbligo. Se siete interessati alle tradizioni locali vi segnalo il Museo delle tradizioni della gente di Lusiana, dove scoprirete che i locali amavano lavorare la paglia.

Tutto intorno si estendono le bellezze naturalistiche dei boschi, delle montagne e dei pascoli dell’Altopiano. Proprio qui si possono organizzare passeggiate trekking o in bici.

Una chicca: raggiungete la frazione Piazza Campana per vedere la più antica campana di tutto il Veneto.

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Cosa fare a Lusiana

Ma quanto è attiva Lusiana? Ci sono tantissime manifestazioni organizzate in paese che attirano i turisti. Io per esempio sono capitata durante la Festa delle erbe, che mi ha fatto scoprire i fiori di rosmarino (e li ho anche assaggiati).
Grazie all’associazione Pomo Pero ho ammirato i diversi tipi di mela coltivati da generazioni sull’altopiano, tutti messi in mostra.

Nel corso dell’anno ci sono poi la festa degli gnocchi, la festa dell’emigrante, quella della carne secca e la festa dedicata al santo patrono, San Giacomo.

Prima di partire consultate il sito del comune di Lusiana -> www.comune.lusiana.vi.

Dove andare da Lusiana: Bassano del Grappa, Marostica e Asiago

Da Lusiana in auto ai possono raggiungere comodamente diversi posticini dell’altopiano di Asiago. Tra tutti ve ne consiglio tre: Bassano del Grappa, Marostica e Asiago e tutte distano al massimo una trentina di minuti.

Bassano – leggi come visitare Bassano del Grappa nel dettaglio – fu in passato un importante crocevia strategico, soprattutto durante la prima guerra mondiale quando vi iniziarono a transitare truppe, armi e rifornimenti provenienti da Thiene-Marostica e Cittadella.
Simbolo di Bassano è il suo celebre ponte, chiamato sia Ponte Vecchio che Ponte degli Alpini. Dal ponte si entra nel cuore della cittadina, un centro fatto di stradine in salita, profumo di Grappa e piazze adornate. Bassano si presenta come un paese vivo e allegro, se non altro per i numerosi localini e le trattorie che  animano ogni angolo. Da non perdere la più antica distilleria d’Italia, la distilleria Nardini e poi le tre bellissime piazze, piazza della libertà, piazza Garibaldi e piazzotto Montevecchio che che offrono uno spaccato di vita locale.

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Marostica mi è piaciuta tantissimo, così piccola e raccolta, con una piazza che da sola vale la visita, la cittadina è  conosciuta sopratutto per la partita a scacchi che si gioca ogni due anni dove protagonisti non sono le pedine ma… persone vere.

Marostica vanta bene due castelli, uno al piano inferiore e uno più su, al quale si accede tramite una ripida ma panoramica salita – 20 minuti a piedi bastano. Il paese è molto frequentato dai turisti soprattutto durante le mattine di domenica. In tanti sono impegnati a farsi la foto con la scacchiera dalle grandi pietre colorate.

Conosciuta soprattutto per l’omonimo formaggio, Asiago può essere considerato il capoluogo dell’Altopiano. La prima impressione che ho avuto appena scesa dall’auto, è stata quella di essere stata catapultata improvvisamente in un paesino della Baviera.
Ad Asiago, oltre a una rilassante passeggiata lungo il corso e un giro nel Duomo di San Matteo, sono due le cose da fare: comprare il celebre formaggio e assaggiare le marmellate di Rigoni di Asiago!

Lusiana, non vedo l’ora di tornare a trovarti!