Cosa mi piace delle Langhe? Me lo sono chiesta domenica sera, mentre ero sul divano nel totale relax, pensando al weekend appena trascorso. Per la seconda volta, sempre a luglio, il Collisioni Festival ci ha portati a scoprire (e ri-scoprire) un territorio unico in Italia.

La Langhe sono allegre, verdissime, spensierate. Forse si usa troppo spesso il termine “rilassante” ma vi assicuro che ritrovarsi immersi nel suo paesaggio, circondati dai vigneti, con il forte profumo della terra che prepotente entra nel naso, rappresenta un’esperienza rasserenante.

Questa volta il nostro viaggio nelle Langhe ci ha portato a esaltare le nostre papille gustative.

Dormire nelle Langhe

L’esperienza scelta su Musement parlava chiaro: ci aspettava una degustazione di Barolo e pernottamento nelle Langhe, un soggiorno romantico in una tenuta immersa nel verde con un assaggio di vini locali inclusa. Così è stato.

Siamo arrivati a Monforte d’Alba il pomeriggio, dopo esserci concessi un giro a Novara e a Vercelli, due cittadine che ancora non eravamo riusciti a vedere. La Tenuta che dovevamo raggiungere si trova a 8 minuti di macchina da Barola e a 5 da Monforte d’Alba.

Da Costa di Bussia – Tenuta Arnulfo siamo stati accolti da Matteo che con grandissima gentilezza ci ha accompagnato in camera e ci ha fatto sistemare. La nostra camera si chiamava gatto e aveva una particolarità: il letto matrimoniale tondo!

Come si dorme in un letto tondo? COMODISSIMI!

La struttura si trova totalmente circondata dal verde delle Langhe, in una collina chiamata Bussia, e ha alle sue spalle una storia centenaria. Pensate che la cantina è nata oltre 150 anni fa, quando fu fondata da Arnulfo.

La possibilità di utilizzare a piacimento degli ospiti una cucina comune e una jacuzzi esterna rappresentano due chicche importanti di Costa di Bussia. La colazione si può fare in cucina, oppure all’esterno: ogni camera ha una scatola di prodotti a cui poter attingere, oltre a tutto il resto (bevande calde, marmellate, formaggi, pane e salumi) che si ritrova nella sala comune.

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Degustazione di vini nelle Langhe

Dopo una doccia veloce siamo tornati da Matteo per goderci la nostra degustazione e la nostra visita al museo. Si perché Costa di Bussia ha la fortuna di accogliere al suo interno un mini-museo del vino, che racconta la storia del suo fondatore Arnulfo e delle diverse fasi di vinificazione e produzione del vino. Ma prima di iniziare siamo andati a vedere il posto dove e come nasce l’uva: eccoci nei vigneti, a cercare di capire come viene coltivata l’uva che produce uno dei vini più famosi di tutta Italia, il Barolo!

Matteo è stato gentilissimo: oltre a essere davvero preparato, ha risposto con pazienza a tutte le nostre domande curiose, sul Barolo e sul vino in generale. La degustazione è stata interessante, ci ha insegnato qualcosa in più su un mondo con cui entriamo in contatto spessissimo ma di cui – purtroppo – sappiamo troppo poco. Sarebbe un peccato svelarvi tutti i segreti della visita (andate direttamente voi da Costa di Bussia a scoprirli), ma un paio di cose ve le vogliamo raccontare: abbiamo finalmente capito qual è la differenza territoriale tra Langhe e Roero – tutto ciò che si trova alla sinistra del fiume Tanaro è Roero e tutto ciò che si trova sulla destra è Langhe; e abbiamo scoperto che il termine “Dolcetto” (del Dolcetto d’Alba) non ha nulla a che vedere con il gusto dolce del vino, ma deriva dal piemontese e significa collina.

A tavola, seduti come dei veri esperti, con tanto di sputacchiera e acqua naturale per sciacquarsi la bocca e non mescolare troppo i sapori, abbiamo provato lo Chardonnay, il dolcetto d’Alba, due tipi di Barbera e due tipi di Barolo (ma avremmo potuto continuare…). Prima di sorseggiare i vari tipi di vino, Matteo ci ha spiegato i sentori, i profumi e i gusti di ognuno. Ci siamo ritrovati con il naso nel bicchiere, cercando di percepire il mirtillo del Dolcetto d’Alba, la potenza gustativa del Barolo e la delicatezza dello Chardonney.

Ovviamente chi lo desidera può acquistare i vini provati durante la degustazione!

A cena nelle Langhe

Dopo la degustazione in cantina, Matteo ci ha consigliato un posto speciale per cena. Abbiamo preso la macchina e in poco meno di 10 minuti siamo arrivati a destinazione.

Il ristorante consigliato si chiama La Salita e si trova nel centro storico di Monforte. Prima, o dopo, cena vi consiglio di dedicare qualche minuto a questo paesino delle Langhe, tipico e delizioso.

La Salita è un ristorante che serve piatti locali a base di prodotti del posto. Si può scegliere se mangiare all’interno o all’esterno, sotto il porticato tranquillo. Nel menu, i tipici agnolotti del plin, la battuta di Fassona, il vitello tonnato, i peperoni ripieni di acciughe e capperi. Tutti i piatti – realizzati dallo chef Marco – sono preparati sul momento, inoltre la pasta, il pane e i grissini sono fatti in casa.

mangiare nelle langhe

Noi abbiamo provato un antipasto tipico delle Langhe e gli agnolotti del plin al sugo d’arrosto, tutto davvero fantastico e gustoso!

La visita a Barolo

Durante il nostro weekend nelle Langhe abbiamo deciso di dedicare una giornata a Barolo. Lasciata la macchina nei parcheggi dedicati a Collisioni – durante il festival non si può entrare in paese se non con le navette dell’evento – siamo entrati a Barolo lentamente, sotto un sole cocente.

La piazza principale, le stradine delicate, le case basse e il grande Castello che prepotente si innalza a guardare tutto e tutti, fanno di Barolo una tappa imperdibile se si visitano le Langhe. Come imperdibile è la visita al WiMu, il museo dedicato al vino più esclusivo d’Italia, ospitato proprio all’interno del castello comunale. Oltre a essere un museo interessante – è qui che scoprirete la storia del vino e come il vino si lega alle arti, alla cucina e alla tradizione locale – è anche interattivo e multimediale, quindi adatto ai bambini!

Per una pausa pranzo che si rispetti provate a fermarvi in uno dei numerosi bar che propongono hamburger di Fassona: vi assicuro che non ve ne pentirete.

Una passeggiata a Novello e una vista speciale

Novello si trova a una manciata di km da Barolo, è un paesino di pochi abitanti, tutto appollaiato su una collina.

Per visitarlo basta una passeggiata di qualche ora. Ad accogliere il visitatore all’ingresso di Novello c’è una porta medioevale tutta addossata alla chiesa di San Michele Arcangelo. A dominare la rocca, un po’ come a Barolo, c’è il Castello, un edificio eretto da Schellino nel 1880, dalla facciata in perfetto stile gotico (oggi sede di un albergo).

Voglia di una pausa? Fermatevi al Plaza Cafè (meglio se durante l’ora del tramonto), un bar con vista panoramica sulle Langhe. Il locale propone una buona degustazione di vini a prezzi contenuti e una cucina molto semplice e gradevole.