Un’escursione da programmare se si è in vacanza in Val di Fassa è la visita al Parco Naturale di Paneveggio. Il parco si raggiunge facilmente da Predazzo, dove troverete numerose indicazioni stradali pronte a accompagnarvi lungo il percorso.

L’escursione è perfetta per chi viaggia in famiglia. Per i bambini sono sempre valide le solite raccomandazioni: ricordatevi quindi di proteggerli con crema solare e cappellino, di avere sempre a portata di mano uno snack salato e tanta acqua fresca (l’idratazione in montagna è molto importante).

Noi abbiamo avuto la sfortuna di visitare il parco durante una giornata molto piovosa, ma questa esperienza ci è stata utile: abbiamo scoperto come la montagna possa regalare grandi emozioni anche in una veste più cupa e “bagnata”. Quindi se anche la vostra giornata non è delle migliori non disperate: il sentiero che parte dal centro informazioni Paneveggio è abbastanza riparato e vi permetterà di godervi la visita con l’ombrello aperto, in totale libertà! Volete mettere poi quanto profuma il bosco in una giornata di pioggia? Fate il pieno di questo aroma inebriante e portatevelo a casa.

Qualche informazioni sul Parco di Paneveggio

Il Parco di Paneveggio è stato istituito nel 1967 e oggi si divide in tre grandi aree distinte: a nord c’è la Foresta di Paneveggio, a sud est c’è la catena delle Pale di San Martino, mentre a occidente c’è la catena del Lagorai.

Il Parco di Paneveggio tra cervi, ponte tibetano e abeti rossi

Arrivate con la macchina al centro visitatori di Paneveggio e fermatevi qui per cambiare le scarpe.

Dal centro visitatori si apre un immenso recinto che ospita un gruppo bellissimo di cervi – noi siamo rimasti a guardarli per ore -, e parte un sentiero che conduce alla forra del Travignolo, caratterizzata dalla presenza di un ponte tibetano sospeso (tranquilli è a prova di vertigini!).

Il sentiero – ad anello! – si chiama Sentiero Marciò e rappresenta una passeggiata perfetta per chi viaggia in famiglia. Intorno si allarga la Foresta dei Violini, dove cresce l’abete rosso di risonanza, utilizzato per le tavole degli strumenti musicali. Lungo la passeggiata ci sono numerose installazioni che faranno divertire (e insegneranno moltissimo) i più piccoli di casa. Alla fine del sentiero si può scegliere se proseguire e arrivare – dopo circa 20 minuti di cammino – al lago di Paneveggio, un piccolo ma caratteristico specchio d’acqua.

Dove mangiare dopo l’escursione al Parco di Paneveggio

Se per questa gita non vi siete armati di panini e formaggi, fermatevi a mangiare alla Malga Venegia. Un’accoglienza piacevole, prodotti dell’azienda e piatti tipici locali vi aspettano! Noi abbiamo provato il piatto della casa: polenta con toma, salsiccia e funghi. Tutto intorno alla malga si estente un prato verdissimo con tanto di mucche e giochi per bimbi.