Durante la cerimonia di premiazione di domenica notte, l’oscar come migliore attore protagonista è andato a Joaquin Phoenix, protagonista di Jocker.

Il suo discorso ha commosso sia lui stesso in prima persona che la platea che era lì ad ascoltarlo.

“Sono così pieno di gratitudine adesso…Non sento di essere migliore rispetto agli altri attori nominati o a chiunque altro in questa stanza perché condividiamo lo stesso amore per il cinema. E questa forma di espressione mi ha regalato una vita straordinaria. Non so dove sarei senza il cinema.
Ma penso che il dono più grande che ha dato a me e a molti di noi sia l’opportunità di usare la nostra voce per i senza voce. Ho pensato a lungo ad alcune delle questioni pressanti che fronteggiamo come collettività.
Penso a volte che sentiamo o ci fanno sentire che lottiamo per cause diverse. Ma per quanto mi riguarda, vedo condivisione. Penso che, sia che parliamo di disuguaglianza di genere o razzismo o diritti LGBT o diritti degli indigeni o degli animali, stiamo parlando della lotta contro l’ingiustizia. Stiamo parlando della lotta contro l’opinione che una nazione, un popolo, una razza, un genere, una specie, ha il diritto di dominare, usare e controllare un’altra con impunità.
Penso che siamo diventati davvero sconnessi dal mondo naturale. Molti di noi sono colpevoli di una visione del mondo egocentrica e crediamo di essere al centro dell’universo. Andiamo nel mondo naturale e lo deprediamo per le sue risorse. Ci sentiamo in diritto di inseminare artificialmente una mucca e di rubare il suo bambino, anche se le sue grida di angoscia sono inconfondibili. E poi le prendiamo il latte fatto per il suo vitello e lo mettiamo nel suo caffè e nei nostri cereali.
Temiamo l’idea di cambiamento personale perché pensiamo che dobbiamo sacrificare qualcosa, rinunciare a qualcosa. Ma gli esseri umani al loro meglio sono creativi e ricchi di immaginazione, e possiamo creare, sviluppare e applicare sistemi di cambiamento benefici per tutti gli esseri senzienti e l’ambiente”.

Verso la conclusione del suo discorso, Phoenix ha faccio riferimento anche al suo travagliato passato, ammettendo: “Sono stato una canaglia per tutta la mia vita, sono stato egoista. A volte sono stato crudele, è stato difficile lavorare con me, e sono grato che molti di voi in questi stanza mi abbiano dato una seconda possibilità. Penso che è quello che succede quando siamo al meglio: quando ci sosteniamo l’un l’altro. Non quando ci cancelliamo a vicenda per i nostri sbagli passati, ma quando ci aiutiamo l’un l’altro per crescere. Quando ci educhiamo a vicenda, quando ci guidiamo a vicenda verso la redenzione“.

Prima di lasciare il palco ha anche ricordato il fratello scomparso River: “Quando aveva 17 anni, mio fratello scrisse questo verso. Diceva: ‘Corri verso il rifugio con amore e troverai la pace”.

Phoenix ha toccato così diversi temi, non strettamente legati al cinema, ha voluto invece utilizzare la propria voce principalmente per farsi portavoce di tematiche molto importanti e che coinvolgono l’intera umanità…e non solo. Questo è estremamente positivo da parte di una figura pubblica, una forma di sensibilizzazione che ha modo di raggiungere grandi masse.

L’attore è un convinto ambientalista, oltre che vegano fin dall’infanzia e testimonial di Peta; ultimamente è stato anche arrestato in una manifestazione per il clima a Washington, a testimonianza di quanto gli sta a cuore il benessere del nostro pianeta.

Speriamo che la sua voce venga ascoltata e che tocchi i cuori e le menti della gente.

La foto di copertina dell’articolo è stata presa da Adnkronos.com

LEGGI ANCHE:
Greta Thunberg: “Persona dell’anno 2019”