Qui a Milano impazza la mania delle bici. È scoppiata ultimamente, come se prima non esistessero. Ora sembra che nessuno possa più fare senza, tutti sono pronti a lanciarsi sulle piste ciclabili, a raggiungere l’ufficio con bici di tutti i colori, a trasformarsi in finti-salutisti. Colpa delle nuovissime Mobike e Ofo, le bellissime quanto scomode biciclette che hanno letteralmente invaso la città da fine settembre.

Vediamo insieme come funziona il bike sharing a Milano e quali sono pregi e difetti delle biciclette che si possono prendere in affitto in città!

Bikemi: la prima arrivata

Non so con precisione quando BikeMi sia sbarcata a Milano, ma da quando vivo qui ho sempre visto queste pesantissime biciclette girovagare per la città.

BikeMi è un servizio molto diverso rispetto ai più recenti servizi di bike sharing. Richiede un abbonamento e soprattutto una stazione di biciclette in cui prelevare e lasciare il proprio mezzo su due ruote. In poche parole funziona così:

  1. Per iniziare a utilizzare BikeMi bisogna scaricare l’applicazione sul proprio smartphone oppure procedere dal desktop;
  2. Scegliere che tipo di abbonamento avviare: se annuale o occasionale;
  3. Prima di procedere è bene sapere che l’abbonamento annuale per BikeMi costa 36€, l’abbonamento settimanale costa 9€ mentre quello giornaliero 4.50€. Con gli abbonamenti possiamo prendere le biciclette ogni volta che vogliamo, ma se si pedala per più di 30 minuti si comincia a pagare: 50 centesimi per i prossimi 30 minuti di noleggio;
  4. Una volta scelto il tipo di abbonamento ci sarà inviato un codice e dovremo scegliere una password personale: questi due dati ci permetteranno di prelevare la nostra bici;
  5. Per trovare la nostra bici e prelevarla bisogna recarsi in una delle stazioni BikeMi;
  6. Posizioniamoci sulla colonna di gestione del servizio, inseriamo il nostro codice e la nostra password, poi scegliamo la nostra bici – possiamo usare anche quelle elettriche, sono quelle rosse!, se presenti;
  7. Ritiriamo la nostra bici;
  8. Dopo la pedalata dobbiamo restituire la bicicletta in una stazione BikeMi.

Devo dire che la mia esperienza con BikeMi non è stata delle migliori. Le BikeMi sono pesanti, il loro manubrio non è facilissimo da gestire e i sellini sono alquanto scomodi. Di contro sono super-controllate, è raro trovarne una che non funzioni, di cui non si riesca a regolare il sellino o con freni rumorosi.

Dove può arrivare una BikeMi? Facile! Fino a dove ci sono stazioni BikeMi. Ci sono stazioni BikeMi fino a Sesto San Giovanni, San Siro, Fondazione Prada e vicino Lambrate.

Ofo: la bici gialla, ora gratuita

bici-ofo-milano

Ora parliamo delle bici gialle, le ultime arrivate a Milano. Per poterle utilizzare bastano questi semplici passaggi:

  1. Scaricare l’applicazione sul proprio smartphone;
  2. Registrarsi con il proprio indirizzo email e numero di telefono a cui sarà inviato – al momento della registrazione – un codice di verifica;
  3. Cercare la bici più vicina alla propria posizione;
  4. Prenotarla e raggiungerla – per farlo avete 15 minuti di tempo;
  5. Per sbloccare la bici bisogna scannerizzare con la smartphone il QR Code che trovate sulla bici;
  6. Se non riuscite a sbloccare la bici con il QR Code sotto al sellino sono riportate 4 cifre da inserire sull’app.

Sembra che fino a oggi il servizio di bike sharing Ofo sia gratuito, in vista della decisione definitiva dei prezzi. Conviene approfittarne quindi… E la comodità? Il sellino e il manubrio sono regolabili, il cestino è capiente e il campanello rumoroso. La guida sembra abbastanza solida e il sistema delle marce aiuta la pedalata – nonostante Milano sia quasi totalmente priva di salite e pendenze.

Mobike: la bici che arriva dalla Cina

Poche settimane prima del lancio di Ofo, a Milano è apparsa questa simpatica bicicletta grigio scuro con rifiniture arancioni. Si chiama Mobike e arriva direttamente dalla Cina.
Ecco come utilizzarla:

  1. Scaricare l’applicazione sul proprio smartphone:
  2. Verificare il proprio numero di telefono e confermare di avere più di 16 anni;
  3. Pagare un piccolo deposito di 1€ con la propria carta;
  4. Cercare una bicicletta nelle vicinanze;
  5. Trovare quella che più ci interessa e prenotarla;
  6. Una volta raggiunta scannerizzare il codice;
  7. Dopo aver utilizzato la bicicletta possiamo lasciarla in strada, meglio se vicino a un palo o nelle apposite rastrelliere. Prima di andar via bisogna bloccare la bici, servendosi dell’app.e del codice che abbiamo utilizzato per sbloccarla.

Al momento Mobike costa pochissimo. Quando iniziamo ad utilizzarla l’applicazione blocca dalla nostra carta 1€ di deposito che sarà rimborsato il giorno seguente. Il costo del servizio è di 30 centesimi ogni 30 minuti – chiaramente se la bici viene utilizzata per 10 minuti il costo rimane comunque di 30 centesimi.

Il bello di Mobike è che la buona condotta paga. Quando decideremo di iscriverci a Mobike e di usufruire del suo servizio di bike sharing avremo a disposizione 100 crediti. Se nel corso dei giorni, utilizzando il servizio, trasgrediamo delle regole – ci capita di parcheggiare in un’area recintata? Oppure dimentichiamo di bloccare la bicicletta? – i crediti vengono ridotti. Se al contrario ci comportiamo bene e in modo educato, rispettando le regole di normale condotta, i crediti possono aumentare e permetterci di raggiungere dei buoni-sconto da poter utilizzare.

Cosa vuol dire pedalare una Mobike? Per quanto ami il suo design, le Mobike hanno ruote molto piccole e questo rappresenta un disagio – e una fatica – per le persone alte. In più il sellino si trova lontano dal manubrio: ciò rende difficoltosa la pedalata.
Ricorda: per Milano, l’utilizzo di Mobike è esteso a tutta l’area urbana della città – non si può andare in tangenziale. Si può andare oltre l’area operativa ma non si può lasciare la bici all’esterno dell’area circoscritta: se succede vi verranno addebitati 20€ ogni 30 minuti!