Ho letto che a metà aprile 2014 è comparso un murales gigante, alto più di venti metri, nel cuore di Testaccio, a via Galvani, a due passi dal monte dei cocci: proprio qui la facciata di un palazzo è stata invasa da un lupo gigante lasciando perplessi i romani, tra critiche e ammirazione.

Questa è solo una delle ultime opere di street art che riempiono il quartiere, che lo riqualificano in un modo diverso e lo rendono, perché no, semplicemente migliore, punto di incontro e meta di nuovi turisti.

Ormai anche a Roma la street art si diffonde a macchia d’olio, e ha scelto di farlo vicino alla Garbatella, a Testaccio e alle Mura Aureliane, dove artisti di fama internazionale arrivano per fermarsi e lasciare l’impronta del loro passaggio tra i palazzi di questa zona di Roma.

In viaggio verso la street art di Roma Sud

Qualcuno vi racconterà che la street art di Roma sud inizia con l’opera di Kid Acne che davanti alla centrale del gas urla: Paint over the cracks, dipingi sopra le crepe. La forza dell’arte e la creatività proseguono in via del Gazometro con Knitting Art, splendida opera dal sapore fumettiano, di due donne italiane, Maria Carmela Milano e Federica Terracina.

Vi farà ammirare l’immenso murales che sovrasta l’ex caserma dell’Aeronautica a via del Porto Fluviale: facce urlanti dai mille colori ti guardano mentre provi a fotografarli, alcuni tristi, altri perplessi. L’opera è di Blu e più avanti al civico 122 ce n’è un’altra per Alexis, il centro sociale.

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E poi proprio sopra la Pescheria Ostiense vi sembrerà che qualcuno stia provando a volare: è l’immenso e libero nuotatore di Agostino Iacurci che in occasione dell’Outdoor Festival del 2011 ha deciso di iniziare la sua nuotata indisturbata tra quei pesci neri che quasi gli attraversano il corpo, con tanto di occhialetti, cuffia e costume da bagno.

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E rimarrete a bocca aperta davanti al Wall of fame

Ma davvero interessante sarà rimanere a guardare il Wall of fame a via dei Magazzini Generali: un intero muro lungo 60 metri dallo sfondo rosso e dai personaggi in bianco in nero che in ordine alfabetico, da Dante a Zorro, danno vita agli idoli dell’artista JB Rock.

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Obama, Elvis, Sergio Leone, Tarantino scorrono veloci lungo il muro e tra chi ha segnato la sua vita non poteva non esserci sotto la lettera “m”, la figura di sua mamma.

Davanti a loro altri ritratti, il Black and White Power, persone comuni, uomini e donne del quartiere, realizzati da Lex&Sten, che intrecciano le loro vite con i personaggi famosi tanto adulati da JB Rock. I due si firmano alla fine nel logo di una donna pantera, simbolo della forza creativa controllata dalla mente.

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Poi nel sottopassaggio di via Ostiense arriveranno i disegni di Martina Merlini, Andreco, 2501, Tellas e Gaia: Shelley e Gramsci servono a ricordarci che sono sepolti proprio lì vicino nel cimitero Acattolico di Testaccio. Mentre molto diverso è il paesaggio immortalato da Lucamaleonte e Hitnes, pieno di fiori, draghi e uccelli.

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L’arte è ovunque, basta saperla vedere.

Ma alla fine della storia vi accorgerete che a nulla serviranno i racconti su la street art di Roma sud: basta prendere la macchina, parcheggiarla dove possibile, e partire in un giorno qualunque alla scoperta di quello che c’è intorno, lasciarsi meravigliare da un angolo appena dipinto, dal famoso stencil Rising Love, basta farsi prendere per mano dal fervore culturale della città. Chiamateli come vi pare: urban art, murales, graffiti, street art o semplici disegni. L’arte è ovunque, basta saperla vedere.