Ma tu che sei de Roma, me lo consigli un ristorantino tipico dove andare a mangiare nella capitale? – Certo! Allora…
E alla fine per rispondere a tutti quelli che me lo chiedono ho deciso di scrivere un post.
Dove mangiare cucina romana a Roma? Io vi propongo 6 tra i miei ristoranti preferiti.
Carlo Menta: dove andavano i miei genitori
Carlo Menta è il ristorante in cui i miei genitori spesso si concedevano una cenetta romantica prima del mio arrivo.
Da Carlo Menta si và d’estate, quando si può cenare all’aperto ma mai senza aver prenotato prima. Il ristorante si trova in via della Lungaretta alle spalle di viale Trastevere, proprio nel cuore dello storico quartiere.
Aspettatevi una cena di gruppo, i tavoli sono stracolmi e vicinissimi tra loro. Se socializzare con altri turisti proprio non vi aggrada, ricordate che sarete ripagati dall’abbondanza e dalla bontà dei piatti, dove tra tutti i primi posti di un’ipotetica classifica se li guadagnano i carciofi alla romana e la carbonara. I prezzi sono onestissimi e si mangia di tutto, anche un’ottima pizza alla romana.
Trattoria Vecchia Roma: la mejo amatriciana
Cosa rende speciale l’amatriciana della Trattoria Vecchia Roma lo scoprirete una volta ordinata, quando al momento di servirla lo staff arriverà con una grande forma di pecorino, si accomoderà alle vostre spalle e inizierà a girare chili di bucatini rossi di sugo. Qui l’amatriciana è servita flambè e lo svenimento è assicurato!
Anche se avete uno stomaco allenato, non rovinatevi con antipasti e stuzzichini vari – però le bruschette devo dire che meritano – e abbandonatevi al piacere unico dell’amatriciana sorseggiando del vino rosso della casa.
La Trattoria Vecchia Roma si trova in via Ferruccio 35, a 2 minuti dalla stazione della metropolitana Vittorio Emanuele
Trattoria Da Olindo: ricordi al gusto di cacio e pepe
Da Olindo quando ero a Roma io e i miei amici andavamo spesso, soprattutto le sere d’inizio estate, quelle in mezzo alla settimana, quando Trastevere è ancora vuota e il caldo è appiccicoso. A pochissimi passi dalla Basilica di Santa Maria in Trastevere, in Vicolo della Scala 8, Trattoria Da Olindo ci accoglieva a braccia aperte con la sua cacio e pepe doc.
L’ambiente è rustico, fatto di tovaglie di carta e porzioni caserecce, il gusto è quello tipico romano. Ci sono le polpette al pomodoro fatte come solo una nonna può insegnare, ma anche il pollo alla cacciatora non è male. Il vinello della casa? Squisito!
Checchino: in piedi dal 1887
Da Checchino in via Monte Testaccio 30, altro quartiere in per provare la cucina romana, i prezzi sono un tantino più alti rispetto alla media ma siamo in un locale storico italiano e come sapete l’eccellenza si paga.
Nel corso degli anni Checchino è diventato un po’ turistico, senza perdere il suo fascino di ristorante tipico, tanto che ancora oggi sfoggia un menu di piatti da capogiro. I saltimbocca alla romana e la coda alla vaccinara sono assolutamente da provare, se avete voglia di una sfiziosità c’è la bruschetta al pecorino, mentre la pasta con la pajata e la padellaccia, dove rientrano le parti meno nobili del maiale con tanto di cipolla e legumi, sono per chi vuole immergersi del tutto nella tipicità più contadina. La qualità dei prodotti è innegabile così come il servizio, attento e cortese.
Il quagliaro: la quaglia è cotta nel forno a legna
A Largo Mola di Bari vicino alla via Prenestina, una delle arterie di Roma, c’è Il Quagliaro. Quale sia la sua specialità si capisce dal nome del locale.
Qui la quaglia si mangia tutta intera ed è cotta nel forno a legna. Per un pranzo perfetto provatela cotta con aceto, olive e funghi, accompagnata da una bruschetta e poi perdetevi tra i versi indimenticabili delle poesie di Trilussa, Gioacchino Belli e Aldo Fabrizi scritte sui muri.
Se non siete degli amanti della quaglia non temete: il ristorante saprà stupirvi con altri piatti come la carbonara e i supplì fatti in casa.
Sora Lella: cucina d’autore e simpatia
Un nome, una conferma. Voglio concludere con uno dei ristoranti che hanno fatto la storia della città, Sora Lella. Siamo in via di Ponte Quattro Capi al numero 16, sull’Isola Tiberina. Famoso grazie alla notorietà della sua antica proprietaria, Elena Fabrizi, detta Sora Lella, oggi il locale elegante e raffinato è gestito dal figlio e da uno staff gentile e disponibile.
Consiglio il menu degustazione di carne – sì, sono 45 euro ma li merita tutti – che vi permetterà di assaporare i piatti tipici romani, con le polpettine di Nonna Lella in umido, gli gnocchi di patate all’amatriciana, il rollè di abbacchio disossato con contorno di schiacciata di patate e la torta di ricotta romana DOP con confettura di visciole. C’è spazio anche per chi ama il pesce, mentre i vegetariani troveranno spazio con il menu a loro dedicato.
Ho provato la Trattoria Vecchia Roma e confermo: la pasta amatriciana più buona che io abbia mai mangiato.
Il posto è veramente suggestivo. Stampe, fotografie e arredi ti portano indietro nel tempo, facendoti vivere durante il pasto un’esperienza da romano doc!
Gli altri ristoranti non li ho mai provati… Il Quagliaro mi ispira! Chissà… magari un giorno!