La mia prima volta a Bologna è stata nel (lontanissimo ormai) 2006. L’ho vista agghindata a festa – era l’8 dicembre – e mi è rimasta nel cuore. In 10 anni sono tornata a Bologna altre (ben) 7 volte. Perché ancora non mi sono stancata di lei? Ve lo spiego qui e vi dico anche come visitare Bologna in due giorni.

Bologna: prima o dopo qualcosa mi riporta(va) a te

Come vi accennavo sono stata a Bologna nel 2006, durante il weekend dell’Immacolata. Faceva freddo ma c’era il sole e le botteghe iniziavano a vestirsi di luci e ghirlande. La prima visita è stata approfondita, di quelle con cartina e guida alla mano per cercare di non perdere nemmeno una zona del centro storico. Mi era piaciuta Bologna, l’avevo girata tutta a piedi, avevo assaggiato la sua pasta all’uovo, avevo sognato di viverci.

Sono tornata in estate, anni dopo, per un nuovo weekend, quando dopo di lei mi sono spinta alla scoperta di Modena. Vederla con il sole cocente di luglio mi aveva permesso di conoscerla sotto un altro aspetto ma la sensazione era rimasta la stessa: Bologna era bella e tutta rossa, cotta al punto giusto e allegra.

Tra corsi, aggiornamenti ed eventi che la vedevano protagonista, Bologna è rimasta al centro dei miei pensieri anche negli ultimi anni. L’ho vista riempirsi di gente in primavera svuotarsi un lunedì d’autunno, ho sentito le voci dei fan di Vasco Rossi inondare la strada del Roxy Bar (che oggi non esiste più), ho ascoltato il silenzio invernale dopo le 19, ho passeggiato sotto le sue arcate da sola un venerdì di maggio mentre allestivano il mercatino artigianale di fine mese.

Se oggi penso ad un weekend fuoriporta l’idea di visitarla di nuovo non mi dispiace affatto. Non c’è niente da fare: Bologna mi piace!

Visitare Bologna in due giorni: gli imperdibili

Allora cosa fare se si decide di visitare Bologna in due giorni? Si inizia dai suoi luoghi imperdibili, si comincia dai suoi portici. Se arrivate con il treno, dalla stazione centrale non sarà difficile raggiungere il centro. Basta svoltare a sinistra per piazza XX settembre e buttarsi per via Indipendenza. Da qui 20 minuti di passeggiata vi separano da Piazza Maggiore.

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Lungo il tragitto incontrerete i primi portici di Bologna, segno indiscusso della città e conosciuto in tutto il mondo. Pensate che i portici abbracciano Bologna per ben 40 km. La costruzione intensiva di questo vezzo architettonico iniziò nel 1100, quando l’università spinse a inventare un nuovo spazio urbano.

La curiosità: il portico più largo della città è il quadriportico della basilica di S.Maria dei Servi in strada Maggiore; quello più alto è in via Altabella; quello più stretto è in via Senzanome, nel tratto di via Saragozza entro le mura.

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Alla fine della lunga strada pedonale – via Indipendenza – vi ritroverete nel cuore di Bologna: davanti a voi piazza Maggiore con la celebre fontana del Nettuno del Giambologna, la Basilica tutta gotica di San Petronio, e i duecenteschi Palazzo d’Accursio (palazzo Comunale di Bologna), Palazzo Re Enzo e Palazzo del Podestà; e tutta a sinistra via Rizzoli, dove in fondo svettano le due torri più famose e storte della città.

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Salite sulla Torre degli Asinelli – l’entrata è in piazza di Porta Ravegnana e la cifra per salire è irrisoria – per godervi il bellissimo panorama sui tetti della città e i colli bolognesi. Scesi dalla torre potrete fare un giro nel Ghetto di Bologna entrando da via Zamboni, strada bellissima su cui si affacciano tanti palazzi signorili dove si respira l’atmosfera universitaria (questa è una delle mie zone preferite), e poi via verso il voltone di palazzo Malvasia e le sue vie dai nomi inquietanti.

Nella lista dei luoghi imperdibili se si decide di visitare Bologna in 2 giorni rientra a pieno titolo piazza san Francesco, bella durante tutte le stagioni dell’anno, soprattutto in estate quando si riempe di universitari con tanto di chitarra e voce intonata.

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Tornando verso piazza Maggiore, proprio dietro la Basilica di San Petronio, in Piazza Galvani si trova l’Archiginnasio, la biblioteca civica con il più pregiato patrimonio di tutta Italia.

Merita una passeggiata il Quadrilatero-Mercato Vecchio. Per quale motivo? Gioiellerie, macellerie, salumerie, panifici, botteghe artigianali, esempi di architettura storica e arredi antiche: è tutto racchiuso qui dentro, in pochi metri quadri…

Se le giornate saranno di quelle azzurre e con il sole cocente, andate al Parco della Montagnola, il primo vero giardino pubblico di Bologna.

Visitare Bologna in due giorni: cosa mangiare

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Per una come me che Mai e poi mai un ristorante turistico quando viaggio è dura ammettere che a Bologna sono riuscita a mangiare buonissimi tortellini e lasagne succulenti in un bar nel centro di Piazza Maggiore che più turistico non si può. Incredibile più a dirsi che a farsi e ancora più incredibile scoprire che… ho mangiato anche bene (e non perché ero stra-affamata quel giorno)!

Certo è che, per chi decide di visitare Bologna in due giorni, il consiglio rimane quello di concedersi un lungo momento di relax in una delle trattorie tradizionali di via Augusto Righi. Non saprei darvi un luogo preciso – ne ho provate tante: una volta sul bus un ragazzo mi ha consigliato La Montanara e non ne sono rimasta delusa 🙂 -: entrate in quella che più vi ispira e lasciatevi coccolare dallo staff. Senza dimenticare che il venerdì e Il sabato sera la via è (quasi) inavvicinabile.

Per mangiare crescentine, tigelle e salumi come se non ci fosse un domani e senza spendere un capitale l’indirizzo è via Mirasole 15 da Osteria, mentre per un pranzo veloce ma che non rinunci alla qualità c’è Tortellino – Gourmet pasta to go, in via Cesare Battisti (provati durante un corso di Social Media Marketing).

Quel ben di Dio che vedete in foto si trova nei vicoli del Quadrilatero-Mercato Vecchio dove si trova veramente di tutto: salumi, formaggi, pesce, pasta fresca, vino, frutta, pane appena sfornato, dolci, specialità tradizionali. Se siete in giro entrate in una delle botteghe storiche per preparare un pranzo veloce ma dal sapore unico e acquistate qualche prodotto.

Per un aperitivo local-style un posto imperdibile è il Mercato delle Erbe, il mercato storico di Bologna, in via Ugo Bassi 25. Qui non si viene solo a fare la spesa ma anche ad assaggiare i prodotti più tipici, comodamente seduti e con un bicchiere di vino in mano. Il mercato è aperto dal lunedì al sabato fino a mezzanotte!

Visitare Bologna in due giorni: le chicche

bologna-luciodallaPercorrendo via Indipendenza si può fare una piccola deviazione in via Bertiera e nella conseguente via Piella dove vi attende un angolo di Bologna emozionante: si tratta di una piccola finestrella che si affaccia sul canale delle Moline, uno dei tanti canali sotterranei di Bologna.

Se avrete voglia di visitare il complesso di San Michele in Bosco (si trova su una collina a ridosso del centro storico, sulla Salita di San Benedetto), non dimenticate di entrate nella biblioteca per osservate il panorama della Torre Asinelli: non notate nulla di strano, allontanandovi a poco a poco dalla finestra?

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L’anima di Lucio Dalla aleggia in tante vie di Bologna. Ma fra tutte ce n’è una in cui ritrovarlo e riascoltarlo: è piazza dei Celestini, all’angolo di via D’Azeglio, dove gli altoparlanti permettono ai passanti di rimanere incantati dalla voce e dalla musica del grande cantante.

Infine per chi ama i musei dimenticati, consiglio quello di Palazzo Poggi che si trova nel cuore del quartiere universitario, in via Zamboni 33, ed è uno dei maggiori musei storico-scientifici d’Italia. Nelle sue sale nel 700 si insegnava l’astronomia e l’anatomia, oggi si trovano i capolavori della pittura cinquecentesca dell’area padana. Molto interessanti le collezioni di modelli di navi costruite dal XVI secolo in poi.