Se state programmando un viaggio in Portogallo, oltre a visitare le classiche Lisbona, Porto e Faro programmate anche un itinerario alla scoperta di almeno 3 mete tra le meno conosciute. Io per la scoperta di un Portogallo insolito ho scelto Cabo da Roca, Óbidos e Sintra. La prima perché è un pullulare infinito di emozioni, la seconda per la sua particolare formazione medievale e i caratteristici vicoli, l’ultima per i suoi castelli e il paesaggio naturale.

Il punto più a ovest d’Europa: Cabo da Roca

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La prima meta consigliata per visitare un Portogallo insolito è Cabo da Roca. Gli antichi lo chiamavano Promontorio Magno, Camões lo descrive come il luogo dove finisce la terra e comincia il mare, mentre molti sostengono che sia uno dei posti più selvaggi e affascinanti di tutto il Portogallo.

Ma Cabo da Roca è molto di più. Il punto più occidentale d’Europa è un pullulare di emozioni infinite. Solo il pensiero di trovarci di fronte all’immensità dell’Oceano Atlantico e dritti verso gli Stati Uniti, fa battere il cuore.

Come per Óbidos il momento ideale per raggiungere questo posto a 40 km da Lisbona è l’ora del tramonto. Ma la scoscesa alta 140 metri è amabile anche con le prime luci del mattino. Lasciate bus o macchina alle vostre spalle e iniziate a passeggiare lungo la costa: noterete la strana vegetazione, piccole piante grasse della famiglia delle aizoaceae, che vi circonda, il vento spazzerà via ogni pensiero e vi sembrerà di sentire gli schizzi frizzanti delle onde che si scagliano prepotenti sugli scogli.

Sarà difficile programmare la durate della visita a Cabo da Roca. Alcuni dopo aver scattato un paio di foto di routine abbandonano subito il posto, altri si lasciano coinvolgere dall’atmosfera isolata e rilassante, perdendo così il controllo del tempo… Ma se siete in viaggio, non è meglio così? Per tutti una piccola curiosità: quel piccolo faro rosso che vedete accoglie un ufficio turistico. Entrate per farvi rilasciare l’attestato del vostro passaggio!

Óbidos: fascino medievale ancora intatto

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Appena arrivati capirete subito di aver fatto la scelta giusta. Sarete affascinati dai suoi colori giallo e blu pastello, dalle divertenti e dipinte porte delle case, dalle mura che circondano tutta la cittadina e dallo ginka, il tipico liquore alla ciliegia che troverete in vendita lungo tutto il viale principale. E’ per questo che Óbidos si guadagna il secondo posto dei miei consigli di un Portogallo insolito.

Óbidos deve il suo nome al latino oppidum, città fortificata. Siamo a poco più di un’ora di macchina da Lisbona, in un incantevole e senza tempo borgo medievale, rimasto così intatto da essere dichiarato Patrimonio Unesco. La storia che nasconde dietro di se lo rende ancora più affascinante: pensate che questo dedalo di vicoli e case fu donato dal Re Dinis alla sua futura sposa Isabella d’Aragona. Dopo di lei, altre grandi donne, quasi tutte regine portoghesi, si occuparono di Óbidos: la abbellirono in tutte le sue forme e la trasformarono in quello che vediamo oggi.

Completamente circondato dalle sue mura difensive, probabilmente la troverete leggermente affollato di turisti provenienti da tutto il mondo, ma non temete, c’è spazio anche per voi. Vi consigliamo di andare a fotografare di persona la vista spettacolare che si può ammirare dalle mura: un giro (per chi non soffre di vertigini!) è d’obbligo e se capitate al tramonto, quando il cielo inizia a diventare tutto rosa, diventerà indimenticabile.

Scendete lentamente dalle mura e fatevi un giro in piazza di Santa Maria, dove incontrerete il Telheiro, un tempo luogo adibito per il mercato, e il Pelourinho, una colonna di granito dove sono rappresentati lo scudo e i simboli del potere municipale. Per concludere al meglio provate lo ginka, servito in un invitante bicchierino di cioccolato dalle donne locali ad appena 1 euro!

Il mondo fatato di Sintra

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Non si capisce bene come sia possibile, ma una volta messo piede a Sintra vi sembrerà davvero di essere nel paese delle fiabe: sarà perchè nel corso della sua storia ha visto il passaggio di tante popolazioni, tutte diverse, sarà perchè si trova perfettamente incastonata nel suo paesaggio naturale, sarà per i suoi castelli.

Raggiungere Sintra da Lisbona è molto semplice: se siete in macchina prendete la A16 che nel giro di 20 minuti vi porterà diretti in città, oppure approfittate delle gite in pullman che si organizzano quotidianamente e del treno in partenza ogni 20 minuti dalla stazione di Rossio.

Dopo un giro per il centro di Sintra, tra i camini conoci di Palàcio da Vila e i vicoli in pendenza pieni di ristoranti turistici, dirigetevi sul Monte da Pena. Qui a governare la valle c’è il Palàcio da Pena, esempio di revivalismo romantico del XIX secolo (un miscuglio di neo-gotico, neo-manuelino, neo-islamico e neo-rinascimentale), fatto costruire da D. Fernando de Saxe Coburgo-Gotha. Non lasciatevi spaventare dalla salita che dovrete affrontare per raggiungere il castello: la fatica sarà ripagata dal paesaggio circostante, un magnifico parco all’inglese pieno di piante esotiche che vi accompagnerà per mano fino alle porte del palazzo. Poi sarà tutto un gioco di colori, di bizzarre architetture, di labirinti panoramici e gioielli nascosti all’interno

Vicino al Palàcio da Pena troverete le rovine di un altro castello: è quello dei Mori, che nel IX secolo furono costretti a proteggere le terre fertili di Sintra dalle crociate cristiani, ma con scarso successo. Anche questa ex-fortezza è circondata da fitti boschi ma da qui si gode una vista spettacolare su tutto il territorio di Sintra.Un’altra tappa poi sarà Quinta da Regaleira, dove rimarrete a bocca aperta di fronte alle decorazioni, ricche di simboli massonici, del Palazzo che la governa.