Erica mi ha contattato e mi ha presentato Grand Tour Project, una nuova app per viaggiare. L’ho provata e ho deciso di parlarvene.

L’Italia ha la fortuna di possedere uno sterminato quantitativo di beni culturali, una ricchezza che è anche difficile gestire. I numeri sono davvero impressionanti considerando che ci sono almeno 5000 tra musei, monumenti ed aree archeologiche, con 49 siti patrimonio dell’UNESCO.
Se è vero che l’attrattiva turistica non manca, d’altra parte mancano i servizi tecnologici: il mondo digitale sembra essere ancora poco presente all’interno del nostro patrimonio artistico.

Pensiamo alle app per esempio: in questo settore si possono trovare diverse soluzioni software con alcuni difetti caratteristici e ripetuti: spesso sono inerenti solo ad uno specifico bene culturale oppure sono offerte in un’unica lingua o si presentano con un contenuto multimediale di scarsa qualità. Di conseguenza il turista che si trova a visitare il nostro paese e cerca informazioni per via digitale, avrà lo smartphone inondato di app, ma nessuna soddisfazione.

Ecco che così 4 ragazzi di Rovigo animati dalla passione per l’informatica, il cinema e l’amore per la nostra storia hanno creato un’app diversa dalle altre, un progetto in continua evoluzione, dal nome Grand Tour Project.

Come è nato Grand Tour Project

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L’idea è venuta a Riccardo Santato, laureato in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università di Bologna. Riccardo voleva creare un programma per dispositivi mobili che potesse geolocalizzare l’utente, fargli conoscere quanto di più bello da vedere ci fosse nelle vicinanze e proporgli quindi la visione di un documentario relativo al posto da visitare. Le videoguide a cui pensava, dovevano essere davvero economiche, adatte a tutte le tasche con un prezzo di poco superiore ad un caffè espresso.

Ovviamente Riccardo non poteva rimanere da solo in questo progetto, e ha deciso di creare un team affiatato in grado di collaborare con lui. Come responsabile della programmazione web ma sopratutto della realizzazione dell’app è stato scelto Pietro Bello. Lo sviluppo dei testi e la ricerca delle fonti storiche sono stati affidati ad Erica Tonin. Mentre all’apparato fotografico, al web-design e alla divulgazione dell’applicativo per tramite dei social networks troviamo Andrea Tonin.

Che cos’è Grand Tour Project.

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Grand Tour Project propone al suo interno, per il momento, un catalogo di oltre una ventina di siti di interesse storico, con guide completamente autoprodotte. I documentari, girati in Alta Definizione FullHD (per poter gustare i particolari fin nel dettaglio) sono disponibili anche a diverse risoluzioni allo scopo di pesare di meno in fase di download ed essere facilmente fruibili anche su dispositivi con minori capacità tecniche.

Una grande attenzione è stata dedicata anche ai testi, con ricerche approfondite ma dal linguaggio semplice e lo stile descrittivo. Le spiegazioni, oltre a delimitare gli aspetti architettonici e stilistici dei monumenti, sono intese a collocarli in un preciso spazio storico, allo scopo di catapultare lo spettatore in mondi spesso lontanissimi dal proprio presente.

Ma ad essere presi in considerazione sono stati anche l’apparato iconografico, che è stato corredato da immagini d’epoca, fotografie e antiche stampe e quello musicale con composizioni che aiutano la lettura.

Tutte le guide sono state tradotte in inglese, francese e tedesco. E verranno in futuro tradotte anche in spagnolo e nelle lingue dell’Est.

L’app è in continua e costante crescita: per vedere aumentato il numero dei punti d’interesse disponibili per la visione non serve assolutamente effettuare un upgrade dell’applicativo ma semplicemente attivarlo di tanto in tanto. In questo modo si spiega anche la parola Project nel titolo: un’idea di offerta turistica in divenire, in cui il software è un contenitore unico sempre disponibile a riempirsi di nuovi posti da visitare nonché di servizi aggiuntivi che verranno implementati nel corso dello sviluppo.

Che cosa trovate su Grand Tour Project

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Al momento il catalogo comprende molti posti suggestivi del Nord Italia: grande attenzione è stata riservata alla città di Ravenna, in cui tutti i monumenti di maggior rilievo sono stati filmati e resi immediatamente disponibili per la vendita. E poi Padova, Verona, Venezia, Ferrara e ad altri piccoli centri.

Caratteristica dell’app è quella di non volersi fossilizzare solo su monumenti celebri ma anche su alcune realtà locali, spesso superficialmente ignorate dalle tradizionali rotte turistiche, che possiedono al loro interno gioielli di natura storico-artistica.

Come scaricare Grand Tour Project.

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Il prodotto è in fase di ultimazione per piattaforme iOS 7 (iPhone e iPad), mentre è già terminato e disponibile per dispositivi basati su Android 4. È disponibile per il download sia su Google Play Store che su Amazon AppStore.

Per scaricarlo andate su http://bit.ly/grandtourproject oppure su http://bit.ly/Amazon_GTP_ITA. L’installazione dell’applicazione è gratuita mentre il prezzo proposto per i video è addirittura minore del costo di un singolo caffè.