Una gita ai Castelli Romani è d’obbligo se si visita Roma o semplicemente se si ha voglia di aria pulita, buona cucina e tanta cultura. Siete ancora titubanti? Allora leggete perché organizzare subito una passeggiata in questa zona.

Puoi passeggiare tra bellissimi borghi

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Da Albano fino a Rocca Priora sono tanti i borghi dislocati sui Castelli Romani, ognuno con la sua particolarità e le sue caratteristiche. Data la grande varietà, a seconda di ciò che vi piace fare o della gita che state programmando, troverete la giusta destinazione, quella in grado di soddisfare il vostro gusto.

C’è Frascati, rinomata per il vino e che si riempe soprattutto durante il fine settimana, con le sue belle e tutte da vedere Ville Tuscolane, sontuose residenze patrizie tardo rinascimentali e barocche. C’è Colonna, il più piccolo borgo di tutti i Castelli, dove si trova Ferrovia – Museo della Stazione: piacerà soprattutto a chi è curioso di ripercorrere la storia delle ferrovie.

Goethe rimase affascinato dalle bellezze di Velletri e della natura circostante, tanto da dedicargli una descrizione nel celebre Viaggio in Italia, mentre i romani decisero di dar vita a un luogo sacro, il Tempio di Diana, proprio sul territorio in cui oggi sorge Nemi, famosa per le sue fragoline.

La Città del Vino per eccellenza? Monte Porzio Catone! Appassionati di storia? Rimarrete senza fiato di fronte al ricco patrimonio archeologico di Lanuvio.

Grottaferrata è piccola ed elegante, piace molto ai turisti e accoglie l’affascinante Abbazia di San Nilo. Albano e Castel Gandolfo? Tranquilli, non me ne sono dimenticata… Ve ne parlo qui.

Vivere la natura a modo tuo? Qui si può!

Basta indossare un paio di scarpe comode e munirsi di occhiali da sole per vivere la natura dei Castelli Romani.

Genzano e Ariccia sono due paesi molto vicini tra loro. Se vi trovate da queste parti potete organizzare un itinerario in giornata tra Parco Sforza Cesarini di Genzano e il suo giardino, Collepardo, bellissimo punto panoramico e il Parco Chigi di Ariccia.

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Una passeggiata nel Parco Vulcanico dei Castelli Romani può essere adatta soprattutto alle famiglie: qui si possono ammirare uccelli, mammiferi e tanti piccoli animali, oltre a un paesaggio verdissimo e profumato.

Per un pic-nic doc andate a Parco Tuscolo, dove è possibile acquistare cibo e bevande direttamente sul posto e utilizzare i tavoli e i bracieri a disposizione.

Parola d’ordine: mangiar bene

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I romani lo sanno. Se la domenica ti svegli con la voglia di farti una grande magnata, prendi la macchina e vai ai Castelli. Sarà per la sua genuinità, sarà per il gusto che riempe il palato… Ai castelli Romani si mangia bene, punto e basta.

Il territorio, oltre a esser famoso per la produzione di vino, vanta una serie di prodotti squisiti. Il pane casereccio di Genzano, i bussolani PAT, i tozzetti e le ciambelline al vino, il salame castellino, il carciofo romanesco e la porchetta d’Ariccia vi dicono qualcosa?

Passando ai piatti la lista è infinita. Mi limito a segnalarvi il tordo matto di Zagarolo, un involtino di carne equina aromatizzato e avvolto da lardo di suino, coriandolo e salvia, la zuppa di cavoletti e baccalà da mangiare con fette di pane abbrustolito e i carciofi alla matticella – li fanno soprattutto a Velletri – cotti alla brace.

Se siete diretti a Frascati sarà bene seguire le tradizioni locali e mangiare in una fraschetta vera, non di quelle trasformate in osteria. Solitamente funziona così: si acquista pane cotto a legna e pizza bianca dal fornaio, formaggi, porchetta e altri salumi in norcineria e si entra in fraschetta, un piccolo locale molto spartano che da parte sua assicura solo un buon tavolo con tovaglia di carta e del vino locale, poi inizia il divertimento.

Ad Ariccia in via Borgo San Rocco c’è solo l’imbarazzo della scelta. Le fraschette hanno tutte lo stesso menu e sono molto simili tra loro. In questi anni, tra sabati sera (volutamente) devastanti e pasquette varie le ho provate più o meno tutte ma la mia preferita rimane l’Aricciarola. La sua particolarità è quella di avere un lunghissimo banco in cui ordinare gli antipasti. Indecisi su cosa scegliere? I vostri sensi provvederanno per voi. Non andate via senza aver assaggiato le tagliatelle al ragù di cinghiale (in bianco o al sugo? Io le preferisco in bianco).

A Nemi si mangia dell’ottima pasta fatta in casa da La Rosa, in via Vittorio Emanuele 41, un ristorante un po’ pacchiano a metà tra un locale partonopeo e una taberna latina. La cucina è casalinga, come casalinga è l’atmosfera che si respira.

Tante cose da fare: tra feste e sagre

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In primavera e in estate i Castelli Romani si riempono di eventi, dove è possibile mangiare, bere e divertirsi.

Tra le feste più importanti c’è la Festa del Narciso, organizzata durante la seconda metà di maggio a Rocca Priora; la Tradizionale Infiorata di Genzano e la Festa della musica a Lanuvio, entrambe a giugno. A fine luglio Monte Compatri dedica tante serate al jazz mentre a settembre Frascati accoglie la Settimana della scienza.

Di sagre invece c’è solo l’imbarazzo della scelta: quella della bruschetta di Lariano a maggio, quella delle fragole a Nemi e la Mangialonga a Rocca di Papa a giugno. Ma in realtà è il mese di settembre a dare il meglio di se. Se ad Ariccia si và a mangiare la porchetta, a Colonna si gustano le pincinelle (una pasta tipica fatta a mano) e a Lariano si addenta il fungo porcino. Il tutto accompagnato dal vino di Marino per la Festa dell’Uva.