Oggi vi racconto cosa mi è successo qualche giorno fa, precisamente il 29 novembre.
Il 29 novembre per me non è un giorno come un altro. Per chi non lo sapesse in quel giorno lì sono nata io.
Da parte di mia mamma ogni anno ricorre la tradizione di raccontarmi la storia di come sono nata, delle sofferenze avute durante un travaglio indotto – perché io di uscire proprio non ne avevo voglia – e della gioia regalata appena ho aperto bocca per emettere il primo pianto liberatorio, ode alla vita.


Quest’anno per me è stato un compleanno speciale per vari motivi. Ho ricevuto una bellissima sorpresa da parte dei miei genitori, che si sono presentati a Milano con un mazzo di fiori in mano cantando Tanti Auguri. Con loro ho passato una serata a base di carne argentina alla brace, brindisi e risate a El Carnicero, un ristorante che consiglio a tutti e di cui scriverò a breve (merita! Fidatevi di una buona e carnivora forchetta).
Anche se tutta la giornata è trascorsa al lavoro, i miei colleghi hanno rallegrato le ore davanti al pc con cioccolatini prelibati, una mega-coperta morbidosa e caldissima e un burro di cacao al gusto di cannella (spezia che adoro, ma già lo sapete).

Il 29 novembre è stato un giorno speciale perché ho raggiunto un traguardo importante: il compimento dei (magici?) 30 anni. E proprio per loro mi sono meritata quell’hashtag che vedete nel titolo e che probabilmente ricorrerà sui miei social per un po’, #eppuresono30. A inventarlo è stato Mattia 💚.

[#eppuresono30 è un hashtag che mi piace a prescindere: si lega al mio blog, nato proprio quest’anno, a un messaggio che vuol dire tanto per me e magari non vuol dire niente per gli altri. Io i 30 li ho raggiunti così… e mi piace come sono.
Non voglio parlarvi di ciò che avrei voluto essere oggi ma di come sono oggi. Sono una donna che oggi ha avuto il coraggio di iscriversi a un corso di scrittura creativa e ogni settimana si confronta con i propri testi davanti ad altre 20 persone, sono una donna che si rilassa cucinando, che ogni tanto perde tempo dietro all’armadio e urla perché non sa cosa mettersi o perché non le piace come si  è vestita. Sono una donna che si diverte con il suo lavoro, che sogna di pubblicare il suo romanzo, una persona che oggi ama – finalmente – e si sente amata.]

Con il tag ufficiale e ufficioso del giorno del mio compleanno, Mattia mi ha anche e fighissimamente permesso di fare un giro del mondo home-made a suon di test e ricerca di regali sparsi in tutta casa. Vi chiederete regali di che tipo… Ovviamente a tema viaggio.
Verso le 23, con i pezzi di carne ancora tra i denti, sono passata dall’America – posizionata in camera da letto tra una chitarra e una maracas – all’Oceania – inserita in bagno perché è il continente dell’acqua, fino all’Africa – in salone tra i nostri bonghi, passando per Europa – nella stanza jolly della casa dove decidiamo e facciamo tante cose, come dipingere, scrivere e organizzare partenze, e  Asia – in cucina tra le spezie! In ogni continente che visitavo raccoglievo risposte a domande sull’organizzazione del viaggio come piace a me e sorprese
Hanno iniziato a prender posto oggetti che desideravo da una vita: il Travelogue di Luckies of London che racchiude le famose cartine da grattare appena si prevede di visitare una nazione, e un libro in cui raccogliere ricordi e note di viaggio; una mappa del mondo adesiva tanto colorata da attaccare nel nuovo studio, quella stanza dove nei prossimi mesi decideremo quando e per dove partire, e una tazza ipersensibile che al versare del caffè accende sulla facciata una graziosissima cartina geografica!

eppuresono30-io

A un tratto, mentre volavo dall’Asia in Europa è arrivato un pezzo forte e che volevo da tempo, la valigia dell’Eastpak. Colore verde-Mara, misura viaggi-forma&colore.. Insomma perfetta! Con lei già mi vedo percorrere nuove capitali europee, ritornare in Sicilia e scappare in giro per l’Italia in uno dei prossimi weekend. Ma ora come inaugurare questo splendido regalo? Tranquilli, Mattia ha pensato anche a quello… A Capodanno si ✈ a Parigi.