Neanche a dirlo, durante il mio viaggio in Veneto, ho beccato una di quelle piogge torrenziali che non capitano nemmeno a novembre! Fortunatamente è durata pochissimo, l’arco di una giornata, ma ci ha sorpreso proprio mentre eravamo nel centro di Padova. Da quella situazione (s)fortunata nasce spontaneo il mio articolo su cosa fare a Padova quando piove.

Acquistare la PadovaCard (subito!)

La PadovaCard è una tessera personale, valida 48 o 72 ore (scegliete voi a seconda del tempo di permanenza in città e in provincia!), che ti permette di entrare gratis o con una buona percentuale di sconto in tantissimi posti interessanti.
Se piove (ma anche se è bel tempo) non potrete fare a meno di acquistarla. Il prezzo di una PadovaCard di 48 ore è di 16€, mentre quella di 72 è di 21€.

Cosa vedere con la PadovaCard? Qualche esempio: il Battistero del Duomo, la Cappella degli Scrovegni, tutte le sale del celebre Caffè Pedrocchi e se avete la macchina la casa di Francesco Petrarca ad Arquà (siamo a una manciata di km dal centro di Padova).
Oltre a una valenza culturale, la PadovaCard ha anche una valenza logistica perché grazie a lei potrete utilizzare gratuitamente i mezzi di trasporto pubblico sia sula rete urbana che sulla rete extraurbana. In più, quando uscirà il sole, potrete noleggiare una bici con il 10% di sconto e girare in libertà su due ruote. Che bellezza!

La carta permette di godere di parecchie convenzioni con alcune strutture ricettive e ristoranti.
Potete acquistarla prima del vostro viaggio oppure in alcuni punti vendita autorizzati, come ad esempio la stessa Cappella degli Scrovegni, e presso vari hotel.

Qui trovate tutte le informazioni che vi occorrono!

Visitare il Battistero del Duomo

In verità più del Duomo, vi consiglio di visitare direttamente il Battistero del Duomo a cui potrete accedere gratuitamente con la PadovaCard.
A stupire del Battistero è il ciclo pittorico realizzato, uno dei più spettacolari e meglio conservati del trecento. Nella grande cupola del Battistero è rappresentato il Paradiso, dove protagonista è Cristo Pantocratore con in mano il libro delle Sacre Scritture. Tutt’intorno, si trovano la Madonna e, disposti in cerchi concentrici, le schiere degli angeli e dei santi.

Fatevi un giro live qui 🙂

Un giro turistico tra i portici: dal ghetto ebraico alla Basilica di Sant’Antonio

Padova è un po’ come Bologna: piena di portici! Questo permette di ripararci dalla pioggia e raggiungere tanti posticini senza bagnarci troppo.
Proprio accanto il Battistero del Duomo si snoda un dedalo di stradine che formano il Ghetto Ebraico di Padova.
Il ghetto -“Loco stabile et separato, deputato agli Ebrei; né alcun cristiano in quello possi star, overo tegnir botéga” – come diceva un avviso del 1603, era chiuso di notte da quattro porte sorvegliate ciascuna da un ebreo e da un cristiano, pagati dalla Comunità Ebraica.

Oggi si può entrare a visitare la Sinagoga (solo su prenotazione), ma la meraviglia è rimanere a guardare i vicoli stretti, le pavimentazioni acciottolate e tutte le botteghe di artigiani e commercianti che sono sorte in zona nel corso dei secoli.

padova ghetto

Dalla Sinagoga, prendendo via Roma e poi via Santa Chiara e via Bartolomeo Bellano, si arriva facilmente alla Basilica di Sant’Antonio, dove vi consiglio di entrare, se non altro per respirare l’atmosfera che emanano i credenti provenienti da tutto il mondo.
Sant’Antonio è il santo patrono di Padova e uno dei santi forse più venerati al mondo (me ne ero accorta già a Coimbra). Non sarà difficile incontrare valanghe di pullman pronte ad accompagnare i fedeli a vedere le sue reliquie. Si può visitare la Basilica gratuitamente, ma prima, rimanete ancora un po’ fuori (anche sotto la pioggia si!) ad ammirare la maestosità e l’imponenza dell’intera struttura.

Assaggiare il ferro di cavallo

Si mangia a colazione – è una brioche! – ma nessuno ci vieta, vista la pioggia, di entrare in un caffè e ordinare il ferro di cavallo a metà pomeriggio, magari con un cappuccino caldo. Il ferro di cavallo è una sorta di cornetto dalla forma omonima che può essere ripieno di crema o marmellata.
Uno dei più buoni l’ho assaggiato da Pasticceria Caffetteria Breda in via Umberto I. Ve lo consiglio!

Di sera alla ricerca di street art

padvova sera

Cosa fare a Padova quando piove la sera? Andare alla ricerca di street art. Lungo i vicoli del centro, sotto i portici e vicino alle insegne dei negozi spuntano delle opere interessanti di Kenny Random, Tony Gallo e Alessio B.
Una passeggiata sotto la pioggia è sempre romantica, se poi è contornata da bei murales di coppie che si baciano ancora di più!