In Sardegna ho trascorso le migliori estati della mia infanzia. Mio nonno aveva una casa ad Alghero e ad agosto con mamma e papà si prendeva il traghetto e si andava a trascorrere il mese in una terra meravigliosa, fatta di acqua cristallina e sabbia dorata, aragoste alla catalana e profumi di mirto, sole caldo e chiese in bianco e nero.

Una volta cresciuta mi è capitato di vedere la Sardegna anche fuori stagione, soprattutto d’inverno, e devo ammettere che è addirittura più bella che in estate. La Sardegna d’inverno svela un fascino più autentico, un mondo nuovo e inaspettato che merita di essere scoperto. Ovviamente con le temperature più basse sarà impossibile godersi il suo mare magnifico (anche se non è detto, a volte capita di poter fare il bagno anche a novembre) ma vi assicuro.. sarete appagati da molto altro.

Ecco i miei consigli su come scoprire la Sardegna d’inverno!

Come raggiungere la Sardegna in inverno

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Il modo che preferisco per raggiungere la Sardegna fuori stagione è il traghetto. Oltre a un costo alla portata di tutti, il traghetto è un mezzo di viaggio che non si utilizza spesso e questo lo rende affascinante. Visto che da Genova, Livorno e Civitavecchia è possibile partire, perché non approfittarne per raggiungere l’isola? Basta prenotare online i traghetti verso la Sardegna e il gioco è fatto. Questa operazione facile e veloce, ci permette di partire senza stress e soprattutto dì godere dell’odore del mare e di albe e tramonti imperdibili in questa stagione durante il viaggio!

Cosa vedere in Sardegna in inverno

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Io tornerei oggi stesso in Sardegna anche solo per rimanere ore e ore davanti al suo mare e rilassarmi :).
Ma se voi non siete della stessa idea vi confido che ci sono tantissime cose da vedere in Sardegna in inverno! Elencarle tutte sarebbe impossibile, vi propongo qualche spunto interessante.

Un giro a Cagliari o un salto nella Barcellona d’Italia, Alghero?  Perché no!
Programmate un giro a Cagliari, una città dalle origini antichissime e molto vitale in tutti i periodi dell’anno. Visitate la Cattedrale del 1200 e il Mercato di San Benedetto dove tra bancarelle e leccornie incontrerete la Cagliari più vera.
Cosa dire poi della Barcellona d’Italia, Alghero? Fate una passeggiata lungo le sue mura storiche dove potrete fermarvi in un localino in per uno spuntino o un aperitivo, oppure se siete più sportivi programmate una giornata di trekking nell’Oasi de La Prigionette.

Se vi sentite un po’ artisti e non disdegnate la street art allora dovete raggiungere Orgosolo, una cittadina che ospita ben 150 dipinti murali. Pensate che il primo fu firmato da Dioniso nel lontanissimo 1969. Da allora le opere sono aumentate: i murales raccontano la vita dei pastori, la miseria e le lotte per la terra sintomo della trasformazione della società nel corso degli anni ‘60 e ’70, con uno stile piuttosto diversificato.

Passando sulla Costa Verde, nella parte sud dell’isola, fate un salto all’Oasi Naturalistica di Piscinas dove troverete il deserto – si avete capito bene!

Cosa fare in Sardegna d’inverno

Una cosa sola vi consiglio di fare in Sardegna d’inverno: partecipare a una delle sue feste tradizionali, un ottima modo per immergersi nella tradizione più vera e conoscere un nuovo aspetto dell’isola.

Se avete in programma un viaggio a gennaio per esempio potete andare tra il 15 e il 18 quando si celebra una delle feste più antiche di tutta la Sardegna, quella dedicata a Sant’Antonio Abate.
La leggenda narra che il Santo rubò dagli inferi una scintilla e la donò alla terra portando luce e calore. Per questo ogni anno si accende un grande falò al centro del paese, intorno a cui tutti gli abitanti e i turisti devono compiere tre giri in senso orario e tre in senso antiorario per sciogliere un voto e chiedere la grazia.
A essere coinvolti nei festeggiamenti sono tantissimi paesi come Bosa, Dorgali, Monastir, Sinnai, Tortoli, Sassari, Orosei, Budoni, ecc.

La festa di Sant’Antonio Abate apre definitivamente il periodo del Carnevale, un’altra festa molto sentita da tutta la Sardegna, quando è tutta un’esplosione di colori e allegria. Imperdibile la sfilata dei Mamuthones di Mamoiada, dove uomini vestiti con pelli di pecora nera, una maschera paurosa e grandi campanacci attraversano le strade del paese accompagnati dagli Issohadores, nascosti da una maschera bianca, intenti a catturare i passanti con una fune. Cercate di farvi catturare dagli Issohadores: il gesto porta salute e fertilità alle donne e buon lavoro agli uomini.

Anche in concomitanza con l’inizio della Pasqua ci sono riti suggestivi e coinvolgenti a cui poter partecipare: parlo della Processione dei misteri che si svolge a Castelsardo, l’Oliena s’Incontru di Orosei oppure la Processione del Descenso di Iglesias,  feste legate alla regione, che ricordano il sacrificio di Gesù.

Durante il ponte di Ognissanti invece bisogna visitare Seui, che si trova tra Barbaglia e Ogliastra. Qui si svolge Su Prugadoriu: nelle giornate del 1° e del 2 novembre il paese apre le porte degli antichi magazzini in cui vengono allestite le lavorazioni tipiche del territorio, si assaggia il formaggio locale e si sorseggia del buon vino sardo.

Dormire in Sardegna

In Sardegna ci sono tantissime strutture tra b&b, hotel, case vacanza e agriturismi, pronte ad accogliervi durante il vostro viaggio, a seconda della vostra destinazione. Provate a cercare qui sotto dove fermarvi a dormire.



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A voi è mai capitato di visitare la Sardegna d’inverno? Raccontatemi!