Il viaggio in Sicilia dello scorso settembre è stato strepitoso. Ahimè l’itinerario ha toccato molti posti incantevoli del sud ma pochissime perle del nord (guarda dove sono stata!), come ad esempio San Vito lo Capo, Messina e Mondello. Per questo pochi mesi dopo mi sono decisa: sentivo la mancanza di questa terra baciata dal sole, del suo profumo, del suo colore, ma soprattutto avevo un grandissimo rimpianto, quello di non aver visto Palermo!

Per il mio viaggio ho scelto di prendere uno dei traghetti da Livorno a Palermo e una volta sul posto sono partita alla scoperta della città. Il tempo era poco, un solo weekend, ma queste sono le 5 cose che ho fatto e che consiglio a tutti di fare!

Assaggiare la frutta di Martorana

Because we are one the way to Messina and after we’ll pass Palermo let me introduce you the traditional sweets called Frutta Martorana! They’re a traditional marzipan sweets, in the form of fruits and vegetables, from the provinces of Palermo and Messina, Sicily. They’re said to have originated at the Monastero della Martorana, Palermo, when nuns decorated empty fruit trees with marzipan fruit to impress an archbishop visiting at Easter.  #fruttamartorana #marzipan #frutti #sicilianforks #sicilianfood #foodgasm #foodporn #foodgram #triky_travels #wanderlust #ilovemysicily #photooftheday #topitalyphoto #sicilia #sicily #topsicily #ig_sicily #travelawsome #yallerseurope #yallerssicilia #yallersitalia #prettylittleitaly #livelovesicily #sicilianjourney #igerssicilia #volgosicilia #sicilianelcuore #ilikeitaly #sicilysite #palermo

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Immagino che semplicemente dicendo frutta di Martorana, abbia azionato tutti i vostri sensi.  La frutta di Martorana è forse uno dei dolci più famosi al mondo, composto da semplice farina di mandorla e zucchero. Avete presente quella bellissima frutta tutta colorata, che spesso ritroviamo sulle tavole a Natale?
Palermo è la città perfetta per assaggiare il dolce, visto che la frutta di Martorana è nata proprio qui!
Sulla creazione di questi dolci esistono diverse leggende, ma la più accreditata risulta essere quella per cui il dolce sia stato “inventato” dalle monache del convento di Santa Maria dell’Ammiraglio.

La storia vuole che all’interno del convento, le suore avessero creato un giardino bellissimo, pieno di frutta e verdura colorata. Un giorno il vescovo incuriosito decise di farvi visita, ma era pieno inverno e il giardino completamente spoglio. Così le suore decisero di creare della frutta e della verdura “finta”, fatta di pasta di mandorle, per decorare l’orto e il cortile. L’idea piacque, tanto  che le suore iniziarono a preparare la frutta di martorana per le famiglie ricche della città!

Visitare le catacombe dei Cappuccini

La passeggiata nei sotterranei della Chiesa di Santa Maria della Pace è stata un’esperienza perturbante ma che dovevo assolutamente fare, se non altro per sopperire alla curiosità accumulata dopo anni di documentari sulle Catacombe dei Cappuccini!

Nelle Catacombe dei Cappuccini troverete più di 8000 salme, la maggior parte perfettamente mummificate. Consiglio a tutti di fare un giro sul sito catacombepalermo.it per programmare al meglio la visita.

Fotografare la cattedrale di Palermo


Il Duomo di Palermo è dedicato alla Santa Vergine Maria Assunta in Cielo e la sua costruzione risale all’epoca punica. Opera grandiosa, con una facciata maestosa e possente, la cattedrale di Palermo è da includere tra le 5 cose da vedere in città durante un weekend. Stupiscono gli stili che affollano il corpo architettonico e le quattro torri normanne presenti all’esterno.

Piccola curiosità: all’interno della cattedrale troverete le tombe dei re e degli imperatori che hanno governato Palermo, tra cui Federico II. Ve lo ricordate?

Fare un tuffo nel barocco all’incrocio dei Quattro Canti

La Sicilia è un accumulo impressionate di arte barocca. Ma se volete fare un tuffo nello stile ampolloso che tanto contraddistingue l’isola, a Palermo dovete andare all’incrocio tra via Maqueda e il Cassaro – tra l’altro la strada più antica di Palermo – dove sorge piazza Villena, nota come i Quattro Canti.

Rimanete per un po’ con il naso all’insù ad ammirare le quattro facciate decorate che la chiudono, con dediche a quattro sovrani, a quattro sante protettrici, e alle quattro stagioni.

Salutare la città dopo un giro a Ballarò


Un weekend a Palermo non può dirsi concluso se non si passa per Ballarò, il mercato storico della città. Il mercato si trova nel centro storico, vicino alla stazione centrale e al Palazzo Reale.
Proprio qui, nel corso del Medioevo, venivano vendute carni pregiate, pesce fresco e tantissime spezie che arrivano direttamente dal Deccan e che arrivavano sulle tavole siciliane proprio grazie a Ballarò. Oggi il mercato ha cercato di conservare lo spirito di un tempo e prova tutti i giorni a restituire lo stesso fascino che lo animava ai suoi visitatori. Ci riesce? Secondo me, si!

Qui oltre a riempirvi gli occhi di colore e il naso di profumi inebrianti, potrete provare il famoso cibo di strada locale. Da cosa iniziare? Pane e panelle.

Ps. Se hai più tempo e puoi rimanere in Sicilia per un’intera settimana, ti consiglio di visitare almeno uno di questi luoghi straordinari 🙂