Quanto mi è piaciuta Caltagirone? Solo chi c’è stato può capirmi! Non so per quale motivo ma a Caltagirone ho respirato un’aria di benessere strepitosa. La sua elegante scalinata, la gente simpatica, i prodotti dolciari locali e gli artigiani che lavorano la ceramica hanno contribuito a rendere il viaggio nel borgo speciale.
Caltagirone, che ormai è diventato Patrimonio dell’Umanità UNESCO, merita una visita e vi dico perché con i miei 5 buoni motivi!

Per fotografare una delle scalinate più belle del mondo

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Simbolo indiscusso di Caltagirone è la scalinata di Santa Maria del Monte, 142 gradini decorati da maioliche colorate con disegni geometrici e floreali, che collegano la chiesa omonima al palazzo del Municipio. Se riuscite a capitare a luglio durante la festa di San Giacomo sarà una gioia: in occasione dell’evento i gradini vengono tutti illuminati da piccole fiammelle.
La scalinata, così come la vediamo noi oggi, venne finita nella seconda metà del 1800 ed è idealmente divisa in diversi settori in cui si possono riconoscere diversi stili, dal barocco al rinascimentale, passando per il normanno e lo spagnolo.

Per dormire in un b&b indimenticabile, Tre metri sopra il cielo

Questo b&b – b&b nel vero senso della parola, gestito da persone gentili, poche camere e una colazione da capogiro – si chiama proprio Tre metri sopra il cielo e si trova lungo la famosa scalinata. Le camere hanno il balconcino con vista-scala, sono confortevoli e pulite. Ma il punto forte è la terrazza a disposizione degli ospiti per la colazione che si affaccia sull’intera città e offre un panorama unico.

Ciliegina sulla torta i deliziosi prodotti tipici serviti che vi permetteranno di iniziare con il piede giusto la giornata: dolci tipici siciliani, granita, cappuccini, e cassate!
Chi desidera fermarsi può consultare il sito del B&B Tre Metri sopra il cielo di Caltagirone.

Perché è la città della ceramica

Caltagirone è la città della ceramica e in qualsiasi posto andrete la cittadina ci terrà enormemente a ricordarvelo: palazzi storici, vie, balconi, la scalinata… tutto è impreziosito da maioliche, pavimentazioni colorate, giganti vasi e pigne porta-fortuna. Qui la ceramica si lavora dal VI secolo a.C. e ancora oggi il mestiere si tramanda di generazione in generazione. A Caltagirone si trova anche il Museo della Ceramica e se volete sapere di più su questo prodotto trovate tante informazioni qui.

Per assaggiare cubbàite e giuggiulene

Purtroppo non ho foto a disposizione per mostrarvi di cosa sto parlando (i torroni sono finiti prima di essere commemorati in un post su facebook!).
Il gustosissimo dolce che vi consiglio di provare a Caltagirone è la giuggiulena, una barretta di sesamo deliziosa.
Io l’ho scoperto per caso in un panificio del centro storico della città, mi sono lasciata consigliare da una simpaticissima signora del posto e ho fatto bene. Ad accompagnare la giuggiulena (dall’arabo giulgiulan che significa sesamo) troverete anche la cubbàita, a base di mandorle, miele e pistacchi e un torrone – di cui purtroppo non ricordo il nome locale – di ceci tostati!

5. Così potete vedere anche Piazza Armerina

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Caltagirone è un ottimo punto di partenza per visitare Piazza Armerina e la Villa del Casale. Ma su questo ci sarà un altro post dedicato 🙂